IL
“KARTODROMO DELLA FORMULA 1”: LO SPETTACOLO DELL’HUNGARORING
Curve tecniche
e molto diverse tra loro, carreggiata stretta, rettilinei corti, chicane veloci
e uno snake molto particolare. Il “kartodromo della Formula 1” è pronto per un
altro weekend di corse, a 39 anni dalla prima storica gara in Ungheria, primo
evento F1 a svolgersi in un Paese del blocco socialista e teatro di uno dei
sorpassi più celebri e spettacolari della storia, per mano di Nelson Piquet sul
connazionale Ayrton Senna. Nel corso di quasi quarant’anni, l’appuntamento
dell’Hungaroring è diventato un grande classico del mondiale di Formula 1,
anche se le sue caratteristiche di pista tortuosa hanno regalato al pubblico
gare combattute più sulla tattica che sull’azione in pista. Ciò non toglie che
quasi tutti i piloti, di tutte le categorie del motorsport, amino correre su
questo circuito, perché è una di quelle piste in cui il pilota si diverte nella
guida e può fare davvero la differenza. E allora, siamo pronti al grande
ritorno della Formula 1 in terra magiara. Signore e signori, benvenuti a Budapest.
ULTIMO
APPUNTAMENTO PRIMA DELLE VACANZE: IL CIRCUS ARRIVA IN UNGHERIA
Dopo il weekend
Sprint di Spa-Francorchamps (Sprint che tornerà protagonista ad ottobre in
Texas), la Formula 1 è chiamata ad un ultimo sforzo prima di concedersi una
meritata pausa estiva. Si torna nell’Europa dell’Est per un appuntamento ormai
diventato storico all’interno del mondiale. L’Hungaroring di Mogyoròd ospita la
40° Edizione del Gran Premio d’Ungheria, tappa che torna, come da tradizione,
ad essere l’ultima prima delle vacanze di agosto, dopo che negli ultimi due
anni questo ruolo era stato assunto dal Gran Premio del Belgio. Essendo,
dunque, l’ultimo weekend di gara della prima metà di stagione, potrebbe essere
molto importante in vista del proseguo della stagione: uscire da questo fine
settimana con un buon risultato significherebbe andare in vacanza con ottime
prospettive per il finale di stagione.
I LAVORI DI
RISTRUTTURAZIONE DELL’HUNGARORING PER GARANTIRE UN LUNGO FUTURO AL GP
Nel 2023, il
contratto tra Formula 1 e Gran Premio d’Ungheria è
stato rinnovato con una data di scadenza a lungo termine: l’evento resterà in
calendario fino al 2032. Tuttavia, per poter garantire la sua permanenza,
l’Hungaroring è stato sottoposto ad importanti lavori di ristrutturazione e
ammodernamento. Questi lavori sono cominciati subito dopo il GP del 2024,
praticamente il lunedì successivo alla gara, e sono terminati pochi mesi fa, a
conclusione di un periodo in cui il circuito ha preso le sembianze di un vero e
proprio cantiere.
Gli interventi
non hanno riguardato la pista, rimasta perfettamente identica (tranne per
qualche aggiunta di ghiaia e la riasfaltatura del rettilineo principale e della
corsia box), come lo è ormai dalle ultime modifiche del 2003, ma tutte le
strutture di contorno, che in 38 anni non erano mai state toccate e avevano
cominciato a mostrare dei limiti nei confronti delle esigenze di Liberty Media.
La struttura
dei box ora è alta tre piani e ospita rinnovate facilities del Paddock Club; il
paddock è stato allargato per offrire più spazio alle hospitality dei team; è
stato allestito un parcheggio coperto con un’ampia rete di ascensori; è stato
aggiunto un tunnel che collega il paddock alla tribuna centrale in luogo di un
vecchio ponte.
L’Hungaroring
si presenta così rinnovato alla vigilia dell’edizione 2025 del Gran Premio
d’Ungheria, con l’obiettivo di rinnovare il contratto anche oltre il 2032, così
da scacciare, per un po’ di anni, la concorrenza del Balaton Park Circuit,
impianto che punta, per il momento, alla MotoGP.
LA FERRARI
RINNOVA FRÉDÉRIC VASSEUR: STABILITÀ IN VISTA DEL NUOVO CICLO REGOLAMENTARE
Il media-day
del giovedì di Budapest si è aperto con una importante notizia di mercato: la
Ferrari ha rinnovato il contratto con Frédéric Vasseur, che continuerà dunque
il suo lavoro da Team Principal di Maranello, presumibilmente, per i prossimi
tre anni. Termina qui, allora, la “telenovela” andata in onda in questi mesi
intorno alla Ferrari, con Vasseur che sembrava ormai destinato a cedere il
posto ad Antonello Coletta.
La Rossa è
andata nella direzione della stabilità, direzione, a mio avviso, più che
giusta, considerato anche il grande cambio di regolamento che entrerà in vigore
nel 2026. Cambiare Team Principal adesso sarebbe significato andare incontro a
un altro periodo di ricostruzione, e quindi altre stagioni ad inseguire degli
avversari che invece hanno fatto della stabilità la propria forza.
Vasseur, con i
suoi sei anni di permanenza in Rosso, diventerebbe il secondo Team Principal
più longevo nella storia della Ferrari, dopo Jean Todt. Questo dato fa
comprendere la grande instabilità che ha vissuto la Ferrari negli ultimi tempi.
Dal 2008 ad oggi si sono susseguiti cinque Team Principal; in Red Bull dal 2005
fino a poche settimane fa la carica è stata sempre ricoperta da Christian
Horner; in Mercedes Toto Wolff dirige la squadra dal 2010.
La stabilità è
uno dei fattori più importanti della Formula 1 e la Ferrari, negli ultimi anni,
è stata sinonimo del contrario. Per questo, il rinnovo del contratto di Vasseur
è un ottimo segnale da parte di Maranello. Certo, ora Fred non ha più scuse: il
rendimento della Ferrari nel 2026 e nelle stagioni successive sarà sotto la sua
totale responsabilità.
LE
ASPETTATIVE PER IL ROUND DI BUDAPEST: È ATTESA UNA MCLAREN STELLARE
Quali sono le
aspettative per il weekend di Budapest? Chi sarà il team da battere?
L’Hungaroring è un circuito da alto carico aerodinamico: qui vedremo degli
alettoni in stile Monaco, per affrontare al meglio i lunghi curvoni. La
velocità di punta è importante, sì, ma non è la caratteristica principale che
viene esaltata su questo circuito, perché i rettilinei non sono lunghissimi.
Ecco perché,
per questo weekend, è atteso uno schiacciante dominio della McLaren, anche più
schiacciante rispetto agli scorsi appuntamenti. La MCL39, infatti, è una
monoposto che non ha nella velocità massima il suo punto di forza, ma è tanto
devastante per gli avversari nella percorrenza delle curve ampie. Dovesse il
meteo regalarci delle temperature alte, come spesso accade in questo periodo a
Budapest, il team papaya sarebbe ancor più avvantaggiato, data la grande forza
della MCL39 nella gestione degli pneumatici. La situazione è positiva anche per
quanto riguarda i piloti. Norris è sempre andato molto forte qui nella sua
carriera e il suo obiettivo deve essere quello di uscire da questo weekend con
una vittoria, per contrastare la forza di Piastri e andare in vacanza un po’
più sereno. Dal canto suo, Piastri in Ungheria l’anno scorso ha conquistato la
sua prima vittoria in carriera, e arriva da un periodo di forma stellare. Sarà
interessante vedere se ci sarà battaglia tra i due.
La Ferrari,
dopo aver introdotto la nuova sospensione posteriore in Belgio, questo weekend
non porta novità tecniche, ma deve lavorare per ottimizzare il funzionamento
del nuovo pezzo e confermarsi seconda forza. Per quanto riguarda i piloti, la
situazione è, si può dire, opposta: da una parte Leclerc ha sempre dichiarato
di non avere un gran feeling con questo circuito, dove non è mai salito sul
podio e non ha mai conquistato una pole position; dall’altra, per Hamilton
l’Hungaroring è un po’ come il salotto di casa sua: qui ha conquistato nove
pole position e otto vittorie in carriera. Il campione britannico, perciò, è
chiamato ad un’importante reazione, dopo un inizio di stagione sottotono.
La Red Bull,
come al solito, si affida alle doti di guida di Verstappen, ma vedremo se
Tsunoda, dopo aver dato segnali di ripresa in Belgio, riuscirà ad essere un po’
più competitivo.
Per la
Mercedes, invece, dovrebbe essere un weekend molto complicato, perché le
caratteristiche del circuito non si addicono alla W16, monoposto che, per
giunta, è diventata difficile da guidare dopo l’aggiornamento della sospensione
posteriore introdotto ad Imola.
Tra gli altri
team, attenzione alla Racing Bulls, che dovrebbe trovare nell’Hungaroring una
pista favorevole, e anche alla Sauber perché, se si confermasse in lotta per la
top 10 anche in un circuito così particolare e severo sulle gomme, sarebbe
davvero un ottimo segnale di crescita.
LA
RETROMARCIA DELLA MERCEDES E GLI ALTRI AGGIORNAMENTI TECNICI
Per il weekend
ungherese, pochi team hanno portato aggiornamenti significativi e quasi tutti
sono degli adattamenti al circuito, come alettoni ad alto carico e prese d’aria
aggiuntive per dissipare meglio il calore.
Interessante
notare, però, che la Mercedes ha fatto un passo indietro, bocciando, di fatto,
la nuova sospensione posteriore e rimontando la specifica utilizzata prima
dell’appuntamento di Imola. Non è mai positivo dover bocciare un aggiornamento,
e non è la prima volta che succede alla Mercedes in questi ultimi anni, ma
vedremo se in questo modo la monoposto tornerà ad essere più stabile e semplice
da guidare.
Tra gli altri
top team, la Ferrari sfrutterà questo fine settimana per ottimizzare la nuova
sospensione posteriore, mentre la Red Bull ha portato una nuova ala anteriore,
che vede maggiorate in termini di lunghezza le corde dei flap.
Modifiche
all’ala anteriore anche per l’Aston Martin, con una configurazione di flap
molto aggressiva per ricercare più carico aerodinamico.
Per la Racing
Bulls, infine, sono presenti delle modifiche ai corner ruota anteriori e una
sezione più larga sul cofano motore dedicata alle prese d’aria.