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Gran Premio d'Italia 2025: Introduzione al Weekend

Di Giovanni Nulchis

LA MAGIA DI MONZA: DOVE TUTTO È POSSIBILE

Esiste un luogo sulla Terra dove tutto è possibile, dove i sogni diventano realtà, dove si raggiungono velocità folli e i sorpassi sono la regola. Esiste un luogo sulla Terra dove il podio è sospeso per aria, sopra una folla di persone che sventola bandiere e canta a squarciagola. In quel luogo domina un solo colore: il Rosso. Da oltre un secolo, quel luogo è teatro di emozioni indescrivibili, di imprese leggendarie, di trionfi totalmente inattesi, di magie straordinarie, di tragedie e sogni spezzati, ma anche di prime volte destinate a fare la storia. Era il 1922 quando nacque questo luogo, e da quel momento la sua stella non ha mai smesso di brillare. Immerso in un gigantesco parco, quel luogo è pronto ancora una volta a farci sognare. Signore e signori, benvenuti all’Autodromo Nazionale di Monza, il “Tempio della Velocità”.


IL CIRCUS TORNA IN ITALIA: COSA ACCADRÀ NEL “TEMPIO DELLA VELOCITÀ”?

Dopo il ritorno dalle vacanze estive con il Gran Premio d’Olanda della scorsa settimana, si torna subito nuovamente in pista per il penultimo appuntamento europeo della stagione. E che weekend ci attende! La Formula 1 è arrivata a casa nostra per una delle gare più attese della stagione: il mitico Autodromo Nazionale di Monza ospita la 76° Edizione del Gran Premio d’Italia, 16° round del Campionato del Mondo 2025. Sul “Tempio della Velocità” va in scena il secondo appuntamento italiano del mondiale, dopo il Gran Premio del Made In Italy e dell’Emilia Romagna, che si è corso sull’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola a maggio.

Si torna a Monza un anno dopo quella splendida follia che regalò alla Ferrari e a Charles Leclerc un trionfo memorabile, grazie ad un azzardo di strategia con il quale la Rossa sconfisse l’avversaria del momento, la McLaren. Proprio quella McLaren che quest’anno arriva a Monza con tutti i favori del pronostico e che sulla carta ha tutto il potenziale per dominare l’intero weekend.

Ma a Monza, a volte, succedono cose strane: ne sa qualcosa proprio il team di Woking, che nel 1988, una stagione più che dominata dalla McLaren (proprio come questo 2025) fu protagonista di un clamoroso doppio ritiro che diede il via libera a un’inaspettata doppietta Ferrari, a pochi giorni dalla scomparsa del Drake; Sebastian Vettel, nel 2008 autore di una masterclass sotto un acquazzone pesante, la sua prima vittoria in carriera con la Toro Rosso; o Pierre Gasly, vincitore nel 2020 del suo primo Gran Premio in carriera con l’AlphaTauri, al termine di una gara folle; o, ancora, Daniel Ricciardo, che nel 2021 riportò la McLaren al successo dopo anni di digiuno, in uno degli ultimi acuti della sua carriera. A Monza può davvero accadere di tutto e, fino a quando la bandiera a scacchi non decreta la fine della corsa, nulla si può dare per scontato.

 

CADILLAC ANNUNCIA IL SUO TEST DRIVER: DALLA INDYCAR ARRIVA COLTON HERTA

La settimana scorsa la Cadillac ha annunciato la sua line-up piloti 2026. Come abbiamo visto, la scelta è ricaduta su Sergio Perez e Valtteri Bottas, due veterani del mondo della Formula 1. Durante i mesi che hanno preceduto l’annuncio, prima che i rumours su Bottas e Perez fossero così insistenti, in molti credevano che la Cadillac avrebbe puntato su un pilota proveniente dal mondo delle corse americane, magari dall’IndyCar, il maggiore campionato statunitense dedicato alle monoposto con ruote scoperte.

Alla vigilia del weekend di Monza, Cadillac ha annunciato l’ingaggio del californiano Colton Herta come terzo pilota e collaudatore del team. Colton, figlio dell’ex pilota Bryan Herta, proviene proprio dall’IndyCar, dove corre dal 2018, attualmente con il team Andretti Autosport. Nel 2019 è diventato il più giovane vincitore della categoria, trionfando sul circuito di Road America, nel Wisconsin. Ad oggi, ha collezionato un totale di otto vittorie e il suo miglior risultato finale in classifica piloti è il 2° posto del 2024, alle spalle di Alex Palou.

La Cadillac ha, dunque, guardato anche alla sua terra nella scelta dei piloti che la rappresenteranno nel 2026, mentre Colton Herta ha dichiarato di essere molto entusiasta e grato al team per questa nuova avventura: chi sa se tutto ciò darà la possibilità al venticinquenne di Santa Clarita di diventare, in futuro, un pilota titolare della Formula 1. Herta lascerà l’IndyCar a fine 2025: nel 2026, infatti, debutterà in Formula 2 con il team Rodin. Come lui stesso ha dichiarato: "Andare in F2 è un rischio enorme, ma è l'ultima chance per sognare la F1" (Fonte: motorsport.com)

 

FERRARI FESTEGGIA UNA RICORRENZA SPECIALE: 50 ANNI DALLA PRIMA CONQUISTA MONDIALE DI NIKI LAUDA

Quello di Monza, si sa, per la Ferrari è il weekend più importante della stagione. Per la Rossa ottenere un grande risultato nel Gran Premio di casa può voler dire quasi salvare una stagione, anche se questa è stata molto deludente e al di sotto delle aspettative.

Il weekend di quest’anno, tuttavia, oltre all’anniversario dei 75 anni della Formula 1 (ricordiamo che il Gran Premio d’Italia, al pari del Gran Premio di Gran Bretagna, è stato sempre presente in calendario, sin dal 1950), assume un sapore dolce per la Ferrari anche per un’altra speciale ricorrenza. Maranello, infatti, celebra il 50° anniversario del primo titolo mondiale della carriera di Niki Lauda. Il 07 settembre 1975 (domenica saranno 50 anni esatti), Lauda conquistò proprio a Monza il suo primo alloro mondiale a bordo della Ferrari 312T2, in un weekend straordinario per il Cavallino Rampante, che festeggiò anche il titolo costruttori.

La Ferrari, questo weekend, per celebrare tale anniversario, indossa una livrea speciale, che riprende i colori della 312T2. Ad un rosso più scuro rispetto al classico utilizzato in questa stagione, è stato affiancato il bianco nella zona del cofano della monoposto; i copricerchi sono, invece, dorati, proprio come i cerchi della vettura di Lauda e Regazzoni, dei quali riprendono anche i motivi. Leclerc e Hamilton indossano divise, tute e caschi speciali, colorati di azzurro, dove è presente il loro nome scritto in corsivo. Un grande lavoro artistico per una Ferrari che a casa sua cerca il riscatto dalla disastrosa domenica di Zandvoort e, in generale, da un campionato che ha totalmente disatteso le aspettative della vigilia.

Infine, in occasione di questo fine settimana, la Ferrari ha annunciato come nuovo Official Partner “Aon”, multinazionale britannica attiva che offre servizi di consulenza nei settori del risk management, brokeraggio, assicurazione del credito e riassicurazione, risorse umane ed esternalizzazioni.

 

GLI AGGIORNAMENTI TECNICI DEI TEAM: NON SOLO ADATTAMENTI AL CIRCUITO

Come ogni anno, la specificità del circuito brianzolo ha costretto i team a preparare ad hoc le monoposto, adattando componenti già utilizzate nel corso della stagione, oppure introducendo nuove soluzioni progettate appositamente per Monza. Gli elementi interessati sono, soprattutto, gli alettoni anteriori e posteriori e le appendici aerodinamiche. Questo weekend, oltre agli adattamenti al circuito, però, non mancano interessanti pacchetti di aggiornamento portati da alcuni team.

La McLaren porta una nuova specifica della sospensione anteriore, che presenta un profilo aerodinamico modificato per supplire alla mancanza di carico prodotto dagli alettoni stile Monza.

La Ferrari, oltre a un’ala anteriore a basso carico, presenta un’ala posteriore e una beam wing che si configurano come un’evoluzione di quelle utilizzate a Monza lo scorso anno.

Sulla Red Bull sono state apportate modifiche al fondo vettura, nella parte centrale, nelle fences e nel pavimento, con l’obiettivo di far lavorare meglio il fondo estraendo quanto più carico possibile.

Anche la Mercedes ha ritoccato il fondo nella zona delle fences, con l’obiettivo di redistribuire il percorso dei flussi d’aria.

Modifiche al fondo anche per la Racing Bulls, nella zona centrale, oltre a prese d’aria nel cofano motore riviste e a dei nuovi specchietti, ritoccati nella loro geometria.

 

COSA ASPETTARSI DAL WEEKEND DI MONZA: SI PUÒ BATTERE LA MCLAREN?

Ormai tutti conosciamo l’Autodromo Nazionale di Monza: la pista più veloce del mondiale di Formula 1, caratterizzata da rettilinei infiniti e curve secche, varianti, dove ci si deve aggrappare ai freni per effettuare delle decelerazioni impressionanti. Ci sono soltanto due curve da percorrere in appoggio, la Lesmo 1 e l’Alboreto: tutte le altre curve, compresa la mitica Ascari, o sono da affrontare in pieno, o esigono una forte staccata. Per questo, i team sono abituati a preparare il weekend di Monza con particolare attenzione, adattando gli alettoni in modo da avere il minor carico aerodinamico possibile, oppure introducendo addirittura nuove specifiche, pensate ad hoc solo per il circuito brianzolo.

Inutile dirlo: la McLaren anche per questo weekend è la favorita d’obbligo. Tuttavia, questo potrebbe essere il round del mondiale meno favorevole per la MCL39: infatti, abbiamo visto che questa monoposto fa fatica (per modo di dire) nei circuiti che richiedono un basso carico aerodinamico. La McLaren, però, potrebbe anche decidere di correre con un carico aerodinamico maggiore rispetto agli altri team: soffrirebbe un po’ in qualifica, sì, ma avrebbe un grande vantaggio nella gestione degli pneumatici in gara. Per quanto riguarda i piloti, questo dev’essere il weekend di Norris: Lando non può più permettersi di perdere punti da Piastri, se vuole sperare di vincere il mondiale.

Monza, di tutti i circuiti del calendario, sulla carta è il migliore per la Ferrari SF25. L’asfalto liscio, privo di sconnessioni, dovrebbe permettere alla vettura di viaggiare a un’altezza minima da terra, facendo sì che il suo potenziale venga tradotto in performance. Inoltre, la SF25 non ha problemi di top speed ed è forte in trazione, tutte caratteristiche che a Monza servono come il pane. Basterà questo per ripetere l’impresa del 2024? Parlando dei piloti, entrambi sono specialisti di questo circuito: Leclerc è sempre andato fortissimo qui, è un po’ il suo giardino di casa, ha vinto due volte, entrambe con due gare folli; Hamilton, assieme a Michael Schumacher, detiene il record di vittorie a Monza, 5; per Lewis sarà la prima Monza con la Ferrari e un risultato di spessore, magari anche un podio, potrebbe essere la svolta di questa deludente stagione, specialmente dopo l’incidente dell’Olanda.

Anche Mercedes e Red Bull sono attese forti questo weekend, perché entrambe hanno dimostrato di gradire assetti molto scarichi. Ricordiamo, inoltre, che sarà il primo Gran Premio d’Italia in carriera per Andrea Kimi Antonelli, che l’anno scorso, proprio qui a Monza, debuttò in Formula 1, prendendo parte alla FP1: dopo il grave errore di Zandvoort, Kimi dovrà cercare di portare a termine un weekend pulito; poi, se arriverà anche un risultato fantastico, tanto di guadagnato.

Per quanto riguarda i team di centro e bassa classifica, la Racing Bulls gioca in casa e arriva galvanizzata dal risultato straordinario di Zandvoort, con il podio di Hadjar. Attenzione anche alla Williams, che storicamente è sempre andata forte a Monza, alla Haas e alla Sauber, che dovrebbe tornare alle prestazioni da top 10 del pre-Olanda. I team un po’ più in difficoltà potrebbero essere l’Aston Martin e, soprattutto, l’Alpine, data la scarsa competitività del motore Renault.

Per il weekend non è prevista pioggia in nessuno dei tre giorni. Per la gara sono attese temperature più basse rispetto a venerdì e sabato: questo potrebbe indurre i team a programmare una strategia a singola sosta.