LA MAGIA DI MONZA: DOVE TUTTO È POSSIBILE
Esiste un luogo sulla Terra dove tutto è possibile, dove i sogni diventano realtà, dove si raggiungono velocità folli e i sorpassi sono la regola. Esiste un luogo sulla Terra dove il podio è sospeso per aria, sopra una folla di persone che sventola bandiere e canta a squarciagola. In quel luogo domina un solo colore: il Rosso. Da oltre un secolo, quel luogo è teatro di emozioni indescrivibili, di imprese leggendarie, di trionfi totalmente inattesi, di magie straordinarie, di tragedie e sogni spezzati, ma anche di prime volte destinate a fare la storia. Era il 1922 quando nacque questo luogo, e da quel momento la sua stella non ha mai smesso di brillare. Immerso in un gigantesco parco, quel luogo è pronto ancora una volta a farci sognare. Signore e signori, benvenuti all’Autodromo Nazionale di Monza, il “Tempio della Velocità”.
IL CIRCUS TORNA IN ITALIA: COSA ACCADRÀ NEL “TEMPIO DELLA VELOCITÀ”?
Dopo il ritorno dalle vacanze estive con il Gran Premio d’Olanda della scorsa settimana, si torna subito nuovamente in pista per il penultimo appuntamento europeo della stagione. E che weekend ci attende! La Formula 1 è arrivata a casa nostra per una delle gare più attese della stagione: il mitico Autodromo Nazionale di Monza ospita la 76° Edizione del Gran Premio d’Italia, 16° round del Campionato del Mondo 2025. Sul “Tempio della Velocità” va in scena il secondo appuntamento italiano del mondiale, dopo il Gran Premio del Made In Italy e dell’Emilia Romagna, che si è corso sull’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola a maggio.
Si torna a Monza un anno dopo quella splendida follia che regalò alla Ferrari e a Charles Leclerc un trionfo memorabile, grazie ad un azzardo di strategia con il quale la Rossa sconfisse l’avversaria del momento, la McLaren. Proprio quella McLaren che quest’anno arriva a Monza con tutti i favori del pronostico e che sulla carta ha tutto il potenziale per dominare l’intero weekend.
Ma a Monza, a volte, succedono cose strane: ne sa qualcosa proprio il team di Woking, che nel 1988, una stagione più che dominata dalla McLaren (proprio come questo 2025) fu protagonista di un clamoroso doppio ritiro che diede il via libera a un’inaspettata doppietta Ferrari, a pochi giorni dalla scomparsa del Drake; Sebastian Vettel, nel 2008 autore di una masterclass sotto un acquazzone pesante, la sua prima vittoria in carriera con la Toro Rosso; o Pierre Gasly, vincitore nel 2020 del suo primo Gran Premio in carriera con l’AlphaTauri, al termine di una gara folle; o, ancora, Daniel Ricciardo, che nel 2021 riportò la McLaren al successo dopo anni di digiuno, in uno degli ultimi acuti della sua carriera. A Monza può davvero accadere di tutto e, fino a quando la bandiera a scacchi non decreta la fine della corsa, nulla si può dare per scontato.
CADILLAC
ANNUNCIA IL SUO TEST DRIVER: DALLA INDYCAR ARRIVA COLTON HERTA
La settimana
scorsa la Cadillac ha annunciato la sua line-up piloti 2026. Come abbiamo
visto, la scelta è ricaduta su Sergio Perez e Valtteri Bottas, due veterani del
mondo della Formula 1. Durante i mesi che hanno preceduto l’annuncio, prima che
i rumours su Bottas e Perez fossero così insistenti, in molti credevano che la
Cadillac avrebbe puntato su un pilota proveniente dal mondo delle corse
americane, magari dall’IndyCar, il maggiore campionato statunitense dedicato
alle monoposto con ruote scoperte.
Alla vigilia
del weekend di Monza, Cadillac ha annunciato l’ingaggio del californiano Colton
Herta come terzo pilota e collaudatore del team. Colton, figlio dell’ex pilota
Bryan Herta, proviene proprio dall’IndyCar, dove corre dal 2018, attualmente
con il team Andretti Autosport. Nel 2019 è diventato il più giovane vincitore
della categoria, trionfando sul circuito di Road America, nel Wisconsin. Ad
oggi, ha collezionato un totale di otto vittorie e il suo miglior risultato
finale in classifica piloti è il 2° posto del 2024, alle spalle di Alex Palou.
La Cadillac ha,
dunque, guardato anche alla sua terra nella scelta dei piloti che la
rappresenteranno nel 2026, mentre Colton Herta ha dichiarato di essere molto
entusiasta e grato al team per questa nuova avventura: chi sa se tutto ciò darà
la possibilità al venticinquenne di Santa Clarita di diventare, in futuro, un
pilota titolare della Formula 1. Herta lascerà l’IndyCar a fine 2025: nel 2026,
infatti, debutterà in Formula 2 con il team Rodin. Come lui stesso ha
dichiarato: "Andare in F2 è un rischio enorme, ma è l'ultima chance per
sognare la F1" (Fonte: motorsport.com)
FERRARI
FESTEGGIA UNA RICORRENZA SPECIALE: 50 ANNI DALLA PRIMA CONQUISTA MONDIALE DI
NIKI LAUDA
Quello di
Monza, si sa, per la Ferrari è il weekend più importante della stagione. Per la
Rossa ottenere un grande risultato nel Gran Premio di casa può voler dire quasi
salvare una stagione, anche se questa è stata molto deludente e al di sotto
delle aspettative.
Il weekend di
quest’anno, tuttavia, oltre all’anniversario dei 75 anni della Formula 1
(ricordiamo che il Gran Premio d’Italia, al pari del Gran Premio di Gran
Bretagna, è stato sempre presente in calendario, sin dal 1950), assume un
sapore dolce per la Ferrari anche per un’altra speciale ricorrenza. Maranello,
infatti, celebra il 50° anniversario del primo titolo mondiale della carriera
di Niki Lauda. Il 07 settembre 1975 (domenica saranno 50 anni esatti), Lauda
conquistò proprio a Monza il suo primo alloro mondiale a bordo della Ferrari
312T2, in un weekend straordinario per il Cavallino Rampante, che festeggiò
anche il titolo costruttori.
La Ferrari,
questo weekend, per celebrare tale anniversario, indossa una livrea speciale,
che riprende i colori della 312T2. Ad un rosso più scuro rispetto al classico
utilizzato in questa stagione, è stato affiancato il bianco nella zona del
cofano della monoposto; i copricerchi sono, invece, dorati, proprio come i
cerchi della vettura di Lauda e Regazzoni, dei quali riprendono anche i motivi.
Leclerc e Hamilton indossano divise, tute e caschi speciali, colorati di
azzurro, dove è presente il loro nome scritto in corsivo. Un grande lavoro
artistico per una Ferrari che a casa sua cerca il riscatto dalla disastrosa
domenica di Zandvoort e, in generale, da un campionato che ha totalmente
disatteso le aspettative della vigilia.
Infine, in
occasione di questo fine settimana, la Ferrari ha annunciato come nuovo
Official Partner “Aon”, multinazionale britannica attiva che offre servizi di consulenza
nei settori del risk management, brokeraggio, assicurazione del credito e
riassicurazione, risorse umane ed esternalizzazioni.
GLI
AGGIORNAMENTI TECNICI DEI TEAM: NON SOLO ADATTAMENTI AL CIRCUITO
Come ogni anno,
la specificità del circuito brianzolo ha costretto i team a preparare ad hoc le
monoposto, adattando componenti già utilizzate nel corso della stagione, oppure
introducendo nuove soluzioni progettate appositamente per Monza. Gli elementi
interessati sono, soprattutto, gli alettoni anteriori e posteriori e le appendici
aerodinamiche. Questo weekend, oltre agli adattamenti al circuito, però, non
mancano interessanti pacchetti di aggiornamento portati da alcuni team.
La McLaren
porta una nuova specifica della sospensione anteriore, che presenta un profilo
aerodinamico modificato per supplire alla mancanza di carico prodotto dagli
alettoni stile Monza.
La Ferrari,
oltre a un’ala anteriore a basso carico, presenta un’ala posteriore e una beam
wing che si configurano come un’evoluzione di quelle utilizzate a Monza lo
scorso anno.
Sulla Red Bull
sono state apportate modifiche al fondo vettura, nella parte centrale, nelle
fences e nel pavimento, con l’obiettivo di far lavorare meglio il fondo
estraendo quanto più carico possibile.
Anche la
Mercedes ha ritoccato il fondo nella zona delle fences, con l’obiettivo di
redistribuire il percorso dei flussi d’aria.
Modifiche al
fondo anche per la Racing Bulls, nella zona centrale, oltre a prese d’aria nel
cofano motore riviste e a dei nuovi specchietti, ritoccati nella loro
geometria.
COSA
ASPETTARSI DAL WEEKEND DI MONZA: SI PUÒ BATTERE LA MCLAREN?
Ormai tutti
conosciamo l’Autodromo Nazionale di Monza: la pista più veloce del mondiale di
Formula 1, caratterizzata da rettilinei infiniti e curve secche, varianti, dove
ci si deve aggrappare ai freni per effettuare delle decelerazioni
impressionanti. Ci sono soltanto due curve da percorrere in appoggio, la Lesmo
1 e l’Alboreto: tutte le altre curve, compresa la mitica Ascari, o sono da
affrontare in pieno, o esigono una forte staccata. Per questo, i team sono
abituati a preparare il weekend di Monza con particolare attenzione, adattando
gli alettoni in modo da avere il minor carico aerodinamico possibile, oppure
introducendo addirittura nuove specifiche, pensate ad hoc solo per il circuito
brianzolo.
Inutile dirlo:
la McLaren anche per questo weekend è la favorita d’obbligo. Tuttavia, questo
potrebbe essere il round del mondiale meno favorevole per la MCL39: infatti,
abbiamo visto che questa monoposto fa fatica (per modo di dire) nei circuiti
che richiedono un basso carico aerodinamico. La McLaren, però, potrebbe anche
decidere di correre con un carico aerodinamico maggiore rispetto agli altri
team: soffrirebbe un po’ in qualifica, sì, ma avrebbe un grande vantaggio nella
gestione degli pneumatici in gara. Per quanto riguarda i piloti, questo
dev’essere il weekend di Norris: Lando non può più permettersi di perdere punti
da Piastri, se vuole sperare di vincere il mondiale.
Monza, di tutti
i circuiti del calendario, sulla carta è il migliore per la Ferrari SF25.
L’asfalto liscio, privo di sconnessioni, dovrebbe permettere alla vettura di
viaggiare a un’altezza minima da terra, facendo sì che il suo potenziale venga
tradotto in performance. Inoltre, la SF25 non ha problemi di top speed ed è
forte in trazione, tutte caratteristiche che a Monza servono come il pane.
Basterà questo per ripetere l’impresa del 2024? Parlando dei piloti, entrambi
sono specialisti di questo circuito: Leclerc è sempre andato fortissimo qui, è
un po’ il suo giardino di casa, ha vinto due volte, entrambe con due gare
folli; Hamilton, assieme a Michael Schumacher, detiene il record di vittorie a
Monza, 5; per Lewis sarà la prima Monza con la Ferrari e un risultato di
spessore, magari anche un podio, potrebbe essere la svolta di questa deludente
stagione, specialmente dopo l’incidente dell’Olanda.
Anche Mercedes
e Red Bull sono attese forti questo weekend, perché entrambe hanno dimostrato
di gradire assetti molto scarichi. Ricordiamo, inoltre, che sarà il primo Gran
Premio d’Italia in carriera per Andrea Kimi Antonelli, che l’anno scorso,
proprio qui a Monza, debuttò in Formula 1, prendendo parte alla FP1: dopo il
grave errore di Zandvoort, Kimi dovrà cercare di portare a termine un weekend
pulito; poi, se arriverà anche un risultato fantastico, tanto di guadagnato.
Per quanto
riguarda i team di centro e bassa classifica, la Racing Bulls gioca in casa e
arriva galvanizzata dal risultato straordinario di Zandvoort, con il podio di
Hadjar. Attenzione anche alla Williams, che storicamente è sempre andata forte
a Monza, alla Haas e alla Sauber, che dovrebbe tornare alle prestazioni da top
10 del pre-Olanda. I team un po’ più in difficoltà potrebbero essere l’Aston
Martin e, soprattutto, l’Alpine, data la scarsa competitività del motore
Renault.
Per il weekend
non è prevista pioggia in nessuno dei tre giorni. Per la gara sono attese
temperature più basse rispetto a venerdì e sabato: questo potrebbe indurre i
team a programmare una strategia a singola sosta.