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Gran Premio di Spagna: Introduzione al Weekend

Di Giovanni Nulchis

UN APPUNTAMENTO ATTESISSIMO: IN SPAGNA CAMBIERÀ TUTTO?

Ali flessibili, skid block in acciaio, la battaglia mondiale tra i due piloti McLaren, la rivincita di Piastri, la ripresa di Norris, Verstappen in modalità “zanzarina”, Ferrari e Mercedes costrette ancora a inseguire gli altri e capire i propri limiti. Questi sono alcuni dei temi che ravvivano il nono appuntamento della stagione 2025. Da inizio anno si attende con impazienza il round di Barcellona, perché da qui potrebbe cominciare un nuovo mondiale, con valori in campo diversi da quelli delle prime gare, nuove dinamiche tra i vari team e, chi sa, l’esplosione di rivalità tenute per il momento sottotraccia. In Spagna cambierà tutto, o a dominare la scena saranno sempre gli stessi attori?

 

LA FORMULA 1 A BARCELLONA

Il viaggio del circus della Formula 1 in Europa continua questo weekend, con la disputa del terzo round della seconda triple header del campionato. Dopo l’Emilia Romagna e il Principato di Monaco, adesso arriva il turno della penisola iberica. Il Circuit de Barcelona-Catalunya ospita la 55° Edizione del Gran Premio di Spagna. Si tratta dell’ultima edizione del Gran Premio a Barcellona: dal 2026, infatti, la sede del Gran Premio di Spagna sarà il Madring, nuovo circuito cittadino in costruzione nella capitale spagnola. Il Circuit de Barcelona-Catalunya rimarrà comunque in calendario anche nel 2026, quando ospiterà una seconda gara in Spagna.

Il circuito del Montmelò è tradizionalmente riconosciuto come una sorta di “università della Formula 1”: le sue curve ad ampio raggio e il lungo rettilineo dei box mettono a dura prova le vetture dal punto di vista tecnico, evidenziandone in modo marcato pregi e difetti. In passato si diceva che la monoposto che si fosse comportata meglio a Barcellona sarebbe rimasta poi la vettura di riferimento per tutto il campionato. Oggi questa osservazione ha un valore minore, considerata la varietà dei circuiti in calendario; ciò non toglie che il Montmelò rimanga sempre un importante banco di prova per le monoposto.

Ma andiamo adesso a vedere cosa cambia sul piano tecnico da questo fine settimana spagnolo, in un’”Introduzione al weekend” che si concentrerà sulle grandi novità che potrebbero dare una svolta a questo campionato.

 

LA GRANDE NOVITÀ DEL WEEKEND: VERIFICHE PIÙ SEVERE SUGLI ALETTONI ANTERIORI

Da questo weekend entra in vigore una nuova direttiva tecnica o, meglio, un aggiornamento della TD018 introdotta dalla FIA nel 2023. L’obiettivo di questa nuova TD è limitare il più possibile la flessibilità delle ali anteriori. Spieghiamo in breve e senza grandi dettagli quale vantaggio si ha con la flessione dell’ala anteriore. In generale, l’ideale sarebbe avere poco drag (resistenza all’avanzamento) nei tratti rettilinei e più drag in curva. Con le ali flessibili ciò è possibile: l’alettone, infatti, collassa alle alte velocità, abbassandosi e diminuendo così il drag, mentre quando le velocità diminuiscono, l’ala torna nella sua posizione originaria, fornendo più drag per affrontare le curve.

Cosa cambia da Barcellona? Durante i test effettuati dalla FIA a fine sessione, il carico applicato sull’ala non cambia, ma cambiano i parametri massimi di flessione dell’ala. In particolare: quando viene applicato un carico di 100 kg a un'estremità dell'ala, questa non deve flettere più di 15 mm (anziché 20 mm); quando ne vengono applicati due alle due estremità, sempre di 100 kg, l’ala non deve flettere più di 10 mm (anziché 15 mm); quando viene applicato un carico di 6 kg al 4° flap dell'ala (quello posto più in alto), l’ala non deve flettere più di 3 mm (anziché 5 mm).

Queste differenze dei limiti imposti sembrano minime, ma in realtà in Formula 1, come sappiamo, si lavora sempre con dettagli piccolissimi: tutti cercano il limite, e ogni dettaglio può fare una grande differenza.

 

GLI EFFETTI DELLA NUOVA DIRETTIVA TECNICA: CAMBIERANNO I VALORI IN PISTA?

Ora che conosciamo più nel dettaglio la nuova TD, resta da capire se questa comporterà un cambio di gerarchie in pista e, in caso affermativo, chi ne sarà avvantaggiato e svantaggiato.

Nel paddock si dice ormai da tempo che i due team che, sulla carta, risentiranno maggiormente di questa nuova TD saranno la McLaren e la Mercedes. Effettivamente, questi due team sono quelli che fino ad oggi hanno sfruttato più di tutti la flessibilità degli alettoni: la McLaren è stata maestra in questo senso, riuscendo più di chiunque altro a gestire meglio le deformazioni del carbonio. Il team di Woking, tuttavia, si è sempre dichiarato tranquillo nei confronti della direttiva tecnica e pensa che i valori in pista non cambieranno.

Chi, invece, attendeva con impazienza l’appuntamento di Barcellona è la Red Bull. Il team di Milton Keynes, infatti, ha sempre dichiarato che la nuova direttiva tecnica influirà non poco sulle prestazioni della McLaren. In Red Bull puntavano ad arrivare in Spagna con Verstappen in piena lotta mondiale con i due piloti della McLaren. Obiettivo raggiunto: Max, attualmente, si trova a un distacco di 25 punti da Piastri, leader del mondiale.

Ovviamente, queste sono solo previsioni basate sulle gare precedenti, sulle dichiarazioni dei protagonisti e sui rumours da paddock. Solo l’attività in pista potrà dirci se e in che modo la nuova TD ha influito sui valori prestazionali visti finora.

 

NUOVO SKID BLOCK IN ACCIAIO PER OVVIARE Al RISCHI D’INCENDIO

Ma non solo la nuova direttiva sulle ali flessibili rappresenta una novità tecnica di questo weekend. La FIA ha deliberato l’utilizzo di un nuovo skid block (tavola posta sotto al fondo vettura). Se andiamo un po’ indietro con la memoria, nel 2024 durante le prove libere di Shanghai e quest’anno durante prove libere e qualifiche di Suzuka, si erano verificati degli incendi sui prati a bordo pista causati dal contatto tra l’erba e le scintille generati dallo sfregamento del fondo delle vetture con l’asfalto.

Per ovviare a questa situazione, la FIA introduce un nuovo skid block in acciaio (mentre quello utilizzato attualmente è in titanio). L’acciaio dovrebbe avere, infatti, meno conducibilità termica e si dovrebbe raffreddare più velocemente rispetto al titanio. Questa soluzione, se dovesse funzionare e soddisfare gli addetti ai lavori, verrà resa obbligatoria in quei circuiti in cui è presente erba a bordo pista.

I team, tuttavia, non sembrano aver accolto benissimo questa soluzione: gli skid block in acciaio sono, infatti, più pesanti rispetto a quelli in titano e, inoltre, dovrebbero consumarsi di più, obbligando i team ad aumentare l’altezza da terra della monoposto.

 

GLI AGGIORNAMENTI TECNICI DEI TEAM: NUOVE ALI ANTERIORI E NON SOLO

Per rispettare la nuova TD018, tutti i team hanno dovuto costruire di fatto una nuova ala anteriore conforme alle nuove regole, tranne la McLaren, che aveva già provato una nuova ala anteriore durante le FP1 in Emilia Romagna. Alcune squadre hanno però introdotto anche altri aggiornamenti alla vettura.

La Ferrari monta una nuova ala posteriore, che adotta delle soluzioni già viste nel 2024 e dovrebbe fornire più carico aerodinamico e più stabilità.

La Mercedes introduce un nuovo fondo, modificato nel pavimento e nell’entrata dei canali venturi, e una nuova ala posteriore. Modifiche al fondo anche per l’Alpine, nella zona centrale.

La Racing Bulls ha modificato la parte terminale del muso, detta “nose”, mentre per la Sauber sono presenti grandi novità al cofano motore e al fondo, aggiornato nell’entrata dei canali venturi, nel pavimento e nel diffusore.