SPETTACOLO
ASSICURATO NELLA NOTTE DI MARINA BAY
Nella Città del
Leone si accendono i riflettori per illuminare un’altra notte magica. Il
circuito di Marina Bay, con i palazzi lussuosi della città che si affacciano al
di là dai muretti, è pronto a regalare tante emozioni, sorprese e colpi di
scena, come ha sempre fatto dal 2008 ad oggi. Sulle strade di Singapore
sfrecceranno le monoposto più veloci del mondo, guidate dai venti piloti più
veloci del mondo, tutti alla ricerca della gloria. I “papaya boys” sono a un
passo dalla conquista del secondo titolo costruttori consecutivo per la McLaren
e sono in lotta tra di loro per il mondiale piloti, ma devono guardarsi le
spalle da chi sta cercando di compiere un’impresa leggendaria: il Leone della
Formula 1, Max Verstappen. Signore e signori, benvenuti a Singapore: mettetevi
comodi, perché ci aspetta un weekend da cuore in gola!
IL CIRCUS A
SINGAPORE: UN WEEKEND FONDAMENTALE PER IL CAMPIONATO
Terminato il
lungo viaggio in Europa, con la tappa dell’Azerbaijan, il circus della Formula
1 ha raggiunto l’Estremo Oriente per la terza volta in stagione. Dopo gli
appuntamenti di Cina e Giappone, l’Asia torna protagonista per una breve ma
intensa trasferta, prima di lasciare spazio al lungo tour nelle Americhe e al
gran finale del Medio Oriente. In questo primo weekend di ottobre, il Singapore
Street Circuit ospita la 16° Edizione del Gran Premio di Singapore, 18° round
del Campionato del Mondo di Formula 1 2025. Il circus torna a correre sotto le
luci artificiali: quella di Singapore è la terza gara in notturna della
stagione, dopo quelle del Bahrain e dell’Arabia Saudita.
Il round di
Marina Bay sarà estremamente importante per l’economia di questo campionato. La
McLaren, sulla carta, dovrebbe tornare a dominare, ma se la Red Bull dovesse
confermarsi competitiva anche qui, e se Max Verstappen dovesse vincere di
nuovo, la situazione si farebbe molto frizzante, e Piastri e Norris dovrebbero
cominciare a preoccuparsi non poco. In quel caso, se davvero Max dovesse
rientrare clamorosamente in corsa per il mondiale, gli equilibri interni al
team McLaren potrebbero subire dei cambiamenti e dovranno essere prese delle
decisioni sicuramente non semplici.
LA
SITUAZIONE MONDIALE A SETTE GARE DAL TERMINE: MCLAREN SULLA SCIA DELLA GLORIA,
VERSTAPPEN IN AGGUATO
In Azerbaijan,
complice un fine settimana inaspettatamente molto complicato, la McLaren non ha
sfruttato il primo match point mondiale, non riuscendo quindi ad eguagliare il
mostruoso record della MP4/4, che nel 1988, con al volante Senna e Prost, vinse
il campionato con sette gare di anticipo. Ma, come ben sappiamo, è solo una
questione di tempo.
La McLaren ha
il titolo in tasca già da inizio campionato, e a Singapore ci sono ovviamente
tantissime possibilità di chiudere i giochi mondiali con sei weekend di
anticipo. Il team di Andrea Stella sarà Campione del Mondo a Marina Bay se:
guadagnerà almeno 14 punti sulla Mercedes (che, ricordiamo, è in 2° posizione
in classifica dopo aver superato la Ferrari), non perderà più di 17 punti dalla
Ferrari e più di 31 dalla Red Bull. Tra le tante combinazioni di risultato
possibili c’è naturalmente la doppietta, ma anche un doppio podio senza
vittoria, qualora a vincere non sia la Mercedes.
Per quanto
riguarda la classifica piloti, invece, la sfida tra Oscar Piastri e Lando
Norris è molto accesa: 25 sono i punti che il britannico deve recuperare
sull’australiano. Max Verstappen, nonostante le due vittorie consecutive di
Monza e Baku, è ancora molto distante: 69 sono i punti che lo separano dal
leader Piastri. Ricucire questo distacco in sole sette gare (+ tre Sprint) sarà
una vera e propria impresa per l’olandese, considerando anche che la McLaren
dovrebbe tornare, già da questo weekend, ai livelli di performance dominanti a
cui ci ha abituati in questo 2025.
LA PRIMA
VITTORIA DI VERSTAPPEN IN FERRARI: MAX DOMINA AL NURBURGRING
Lo scorso
weekend abbiamo raccontano l’avventura tedesca di Max Verstappen, volato al
Nurburgring con l’obiettivo di ottenere la “DMSB Permit Nordschleife” di
livello A, con la quale si può correre all’”Inferno Verde” con una vettura di
categoria GT3. Ottenuta questa licenza, l’olandese adesso è libero di
partecipare alle competizioni GT che si svolgono al Nurburgring, come quelle
appartenenti al campionato NLS (Nurburgring Langstrecken Serie).
Nel weekend tra
Baku e Singapore, Verstappen è tornato a correre al Nurburgring. Ha preso parte
a una gara endurance della durata di 4 ore, a bordo di una Ferrari 296 GT3 del
suo team “Verstappen.com”. Max ha condiviso la guida con Christopher “Chris”
Lulham, pilota tedesco classe 2003, un talento emergente che ha ottenuto
numerosi successi nel mondo del Sim Racing, le competizioni virtuali, e ha da
tempo guadagnato le attenzioni dello stesso Max, che l’ha fortemente voluto
all’interno del suo team. Lulham ha esordito nelle gare reali quest’anno, nella
categoria GT3 con il team Emily Frey Racing, e al Nurburgring ha avuto il
grande onore di affiancare Verstappen nel corso della 4 ore.
In qualifica,
l’olandese ha fatto segnare il 3° tempo e, grazie ad una partenza fantastica,
ha ottenuto subito la leadership della corsa. Da quel momento non c’è stata più
storia. Max ha dominato in modo assoluto: durante il suo stint (le prime due
ore di gara), ha tenuto un passo inarrivabile per tutti i suoi avversari,
guadagnando un vantaggio di oltre un minuto, e ha affidato a Lulham il compito
di terminare la gara e portare a casa la vittoria.
Max Verstappen
è così riuscito nell’impresa di vincere all’esordio nella categoria GT3, al
Nurburgring, uno dei circuiti più difficili al mondo, al volante di una
Ferrari. Questo ci racconta ancora una volta che pilota è Max, un pilota
d’altri tempi, che vive solo per correre e sa solo vincere!
GLI
AGGIORNAMENTI TECNICI A MARINA BAY: NOVITÀ SOLO SU RED BULL E MERCEDES
Per il round di
Singapore, la Pirelli ha portato la terna di gomme C3-C4-C5 (quindi uno step
più duro rispetto all’Azerbaijan), mentre la scheda di presentazione delle
novità sulle monoposto, pubblicata dalla FIA all’inizio di ogni weekend, è
quasi vuota. Solo Red Bull e Mercedes hanno introdotto dei piccoli
aggiornamenti, perlopiù adattamenti al circuito; McLaren e Ferrari rimangono
con le specifiche già provate nel corso della stagione, così come tutte le
squadre di centro e bassa classifica.
È importante
ricordare che i team sono tenuti a comunicare soltanto gli aggiornamenti che si
concretizzano in elementi visibili sulle vetture. Ciò significa che, anche se
non figurano nella scheda, potrebbero essere presenti delle novità che
interessano parti non visibili delle monoposto, ma estremamente importanti ed
efficaci.
Per questo fine
settimana, la Red Bull porta una nuova ala anteriore, che si configura come
un’evoluzione della precedente ed è pensata per incrementare ancora di più il
carico aerodinamico prodotto. Sulla RB21 di Verstappen e Tsunoda sono state
aggiunte anche delle altre prese d’aria sul cofano motore, in modo da dissipare
meglio il calore che si genera all’interno della vettura: un upgrade
fondamentale soprattutto per un weekend come Singapore, in cui le temperature
atmosferiche sono molto elevate anche di notte.
La Mercedes,
invece, introduce una nuova specifica dell’ala anteriore, in cui sono stati
ridisegnati i flap nel loro profilo, con l’obiettivo di ricercare più carico
aerodinamico e per migliorare il bilanciamento della monoposto, rendendolo
adatto al circuito di Marina Bay.
LE
ASPETTATIVE PER IL WEEKEND DI SINGAPORE: TORNERÀ IL DOMINIO PAPAYA?
Arriviamo da
due weekend, Monza e Baku, che ci hanno raccontato una realtà diversa rispetto
a quella che ci ha tenuto compagnia per tutto il campionato. La McLaren non è
stata la monoposto da battere e si è dovuta arrendere alla grande forza della
Red Bull, che, dopo il disastro di Budapest, ha saputo reagire in modo
sorprendente, dominando con Verstappen le ultime due gare. Si può dire che
quello dell’Azerbaijan è stato il weekend peggiore per la McLaren in questa
stagione: complice una difficile qualifica, Norris è arrivato solo 7°, mentre
Piastri si è clamorosamente ritirato al primo giro. Ma, ovviamente, c’è una
spiegazione plausibile a questa piccola debacle McLaren: Monza e Baku sono due
circuiti molto particolari, che non esaltano nessun punto di forza della MCL39,
dove si viaggia con un basso carico aerodinamico ed è importante disporre di
un’ottima top speed.
Anche Singapore
è un circuito molto particolare, vero, ma per le sue caratteristiche di pista e
anche ambientali, sulla carta, va molto più nella direzione della McLaren
rispetto agli altri team. In particolare, a Marina Bay è molto importante la
gestione delle temperature e degli pneumatici: sono i due fattori principali
grazie ai quali la McLaren ha dominato per tutta la stagione. Aggiungiamo a ciò
anche il fatto che la McLaren nel 2024 aveva dominato la gara in modo assoluto
con Norris, e quindi quest’anno il suo vantaggio dovrebbe essere ancora più
forte. Quindi, c’è da aspettarsi il ritorno di una doppietta McLaren (con
conseguente vittoria del titolo costruttori), ma tra Norris e Piastri chi
prevarrà? Ora che il campionato è entrato nella sua fase finale, è tempo che la
sfida tra i due si accenda per davvero.
Sarà
interessante anche vedere come si comporterà la Red Bull. Questo di Singapore,
ma anche e soprattutto quello del Texas, saranno i due weekend che ci diranno
se la rinascita della RB21 sia da attribuire ad un fattore pista, o se davvero i
miglioramenti apportati hanno reso la vettura competitiva su tutti i circuiti.
Una particolarità che riguarda questo fine settimana è il fatto che Max
Verstappen non ha mai vinto a Marina Bay: questo è l’unico circuito presente in
calendario dove Max non ha apposto il suo sigillo. Se dovesse vincere questo
weekend, oltre a riaprire il mondiale, sfaterebbe anche questo tabù. Vedremo
anche se Yuki Tsunoda riuscirà a stare ancora nel gruppo dei top, come in
Azerbaijan.
La Mercedes,
invece, rappresenta un’incognita per il weekend di Singapore. Il layout del
circuito, sulla carta, le è amico: la W16 è una monoposto molto buona in
trazione, in ripartenza dalle curve. Tuttavia, le alte temperature atmosferiche
che caratterizzano la zona di Singapore, con la presenza di un clima tropicale,
dovrebbero metterla un po’ in difficoltà. L’obiettivo podio, quindi, potrebbe
essere non semplice da raggiungere. Sarà interessante anche vedere se Antonelli
riuscirà a replicare le ottime prestazioni di Baku: sarebbe ottimo se riuscisse
ad avvicinarsi ancora al livello di Russell.
Il weekend
della Ferrari dipenderà molto dalle prestazioni degli altri top team. La SF25,
come abbiamo già detto altre volte, è una monoposto che non ha né particolari
punti di forza, né particolari punti di debolezza: quando trova la giusta
finestra di funzionamento è una vettura ottima sotto tanti aspetti, altrimenti
rimane un po’ nella terra di nessuno. A Singapore, inoltre, la posizione in
griglia ha un’importanza capitale, e abbiamo visto che la SF25 fa fatica quando
si tratta di utilizzare le gomme più morbide per il giro secco. Infine, le
sconnessioni dell’asfalto potrebbero mettere in grossa difficoltà la Ferrari,
che potrebbe essere costretta ad aumentare l’altezza da terra per non consumare
troppo il plank. Per quanto riguarda i piloti, niente da dire: sanno entrambi
come andare forte a Singapore. Leclerc è uno specialista dei tracciati
cittadini e a Marina Bay ha firmato due pole position, una nel 2019 (al suo
primo anno in Ferrari), l’altra nel 2022 mentre Hamilton ha conquistato qui
quattro vittorie e necessita più che mai di buoni risultati in un circuito a
lui amico. Per Lewis sarà, inoltre, un weekend molto intenso dal punto di vista
emotivo: questa settimana è mancato Roscoe, il suo bulldog, che dal 2013 lo
accompagnava sempre durante i fine settimana di gara, e negli anni è diventato
un vero e proprio personaggio all’interno del paddock.
Guardando ai
team di centro classifica, la situazione è molto interessante. La Williams
arriva dal grandissimo podio di Sainz in Azerbaijan e a Singapore vorrà
confermare il suo ruolo di quinta forza, ma quest’anno nei circuiti ad alto
carico, come Monte Carlo e Budapest, ha fatto abbastanza fatica. La Racing
Bulls, di contro, sembra preferire di più i circuiti tortuosi e potrebbe dare
molto filo da torcere al team di Grove: potrebbe essere un’ottima occasione per
ridurre lo svantaggio in classifica costruttori. Sarà interessante vedere se la
Sauber tornerà a respirare aria di top 10, dopo un weekend un po’ complicato a
Baku. L’Alpine dovrebbe, sulla carta, soffrire un po’ di meno rispetto a Monza
e Baku, perché Singapore non presenta grandi rettilinei. Haas e Aston Martin,
invece, sono, come sempre, un’incognita da scoprire.
Attenzione alle
condizioni meteorologiche per questo weekend. A Marina Bay è prevista pioggia,
soprattutto nelle giornate di venerdì e sabato, mentre per la gara di domenica
il meteo dovrebbe essere più clemente. Questo aspetto è molto rilevante perché,
essendoci a Singapore un clima tropicale tutto l’anno, le piogge quando
arrivano non sono mai leggere.