UN CIRCUITO
ASSURDO
Saint Devote,
Beau Rivage, Massenet, Casinò, Mirabeau, il Vecchio Loews, Portier, Tunnel,
Nouvelle Chicane, Tabac, il tratto veloce delle Piscine, La Rascasse, Anthony
Noghes. 19 curve che hanno fatto la storia dell’automobilismo. Un circuito
assurdo, senza alcun senso. L’unico circuito al mondo che non si adatta allo
sviluppo ingegneristico, ma obbliga lo sviluppo ingegneristico ad adattarsi a
lui. Immerso in una magica atmosfera di sfarzo e mondanità, questo circuito ha
sempre rappresentato un’autentica sfida per piloti, ingegneri e monoposto.
Tutti vogliono vincere qui, perché chi vince qui entra di diritto nella storia
dell’automobilismo. Signore e signori, benvenuti nel Principato di Monaco.
SI TORNA NEL
PRINCIPATO UN ANNO DOPO LA MAGIA DI CHARLES LECLERC
Il circus della
Formula 1 continua il suo viaggio in Europa. Dopo l’Autodromo Enzo e Dino
Ferrari di Imola, il mondiale fa tappa in un altro circuito leggendario. Il
Circuit de Monaco ospita la 71° Edizione del Gran Premio di Monaco, 8° round
del Campionato del Mondo di Formula 1 2025.
Si torna a
Monte Carlo un anno dopo quella che è stata l’edizione più strana, non so se
della storia, ma sicuramente degli ultimi anni. Una gara, quella della
domenica, a due facce completamente opposte.
Da un lato è
stata una delle gare più noiose della Formula 1: il grosso incidente tra Sergio
Perez e le due Haas nella salita del Beau Rivage al primo giro ha causato un
regime di bandiera rossa, tale per cui tutti i piloti hanno potuto subito
cambiare le gomme smarcando l’obbligo della sosta; quindi, quasi nessuno si è
più fermato ai box e la gara è terminata com’era cominciata, con i primi dieci
piloti nelle stesse posizioni delle qualifiche, zero sorpassi, niente di
niente.
Dall’altro
lato, però, per tutta la gara una fortissima emozione e un’attesa incredibile
ci ha tenuti incollati allo schermo, perché in prima posizione c’era Charles
Leclerc. Il monegasco cercava la sua prima vittoria in casa dopo anni di
sfortune incredibili, e alla fine l’ha conquistata, sotto gli occhi increduli
dei suoi concittadini e tifosi. In quel momento, anche chi non era tifoso di
Charles o della Ferrari, ha applaudito la sua grande impresa: a Monaco è stata
scritta un’altra pagina di storia. E in questo 2025, cosa avrà in serbo per noi
il Principato di Monaco?
LA GRANDE
NOVITÀ DEL 2025: UNA GARA PIÙ INTERESSANTE?
Abbiamo parlato
dell’edizione 2024 non solo per rinfrescarci la memoria, ma anche e soprattutto
perché è stata una delle motivazioni principali della grande novità che
caratterizza l’edizione 2025. La gara dell’anno scorso è stata, oggettivamente,
noiosissima: la bandiera rossa al primo giro ha escluso una delle poche
variabili che avrebbero potuto ravvivare la corsa, ossia le soste ai box.
Da questa
edizione 2025 saranno obbligatorie due soste durante la gara, anche in caso di
pioggia: è la prima volta che succede nella storia della Formula 1. Questa è
una novità molto interessante e potrebbe comportare dei cambiamenti sul modo di
affrontare la gara da parte dei piloti e dei team.
Sarà possibile
assistere a tante strategie diverse, perché, a seconda della dinamica della
gara e della situazione dei vari piloti in pista, il timing e la distribuzione
delle soste nel corso dei 78 giri potrebbe dare vita ad una corsa molto accesa,
non più caratterizzata dai classici “trenini”, ma da piloti che magari
accelerano il proprio passo senza più necessità di gestire la gomma per tutta
la gara. E il fatto che i piloti non si curino più di tanto della gestione
gomma potrebbe aumentare le variabili, come la possibilità di incidenti e
quindi di Safety Car.
Solo domenica,
ovviamente, sapremo se questa nuova regola avrà funzionato rendendo la gara più
accesa, ma per il momento, almeno a livello teorico, sembra molto interessante.
LE
ASPETTATIVE PER IL WEEKEND DEL PRINCIPATO
Cosa aspettarsi
a Monaco? Il circuito del Principato dovrebbe esaltare le caratteristiche della
McLaren. Curve lente, pochi rettilinei, velocità di punta non altissime: tutto
ciò che piace alla MCL38. Ma a Monte Carlo è necessario anche che il pilota abbia
totale fiducia nella vettura, e, nelle scorse gare, più volte i piloti si sono
lamentati della nervosità della vettura. Questo potrebbe essere un punto a
sfavore di Norris e Piastri, che rimangono comunque i favoriti del weekend.
La Mercedes ha
dimostrato una grande competitività in qualifica a fronte di un passo gara
deficitario, fattore che però a Monaco non è tanto compromettente.
La Red Bull ha
dominato in gara ad Imola, mentre a Monaco dovrebbe avere un po’ di difficoltà,
dato che non ama le curve lente. D’altro canto, però, può affidarsi alle
eccellenti doti di guida di Verstappen. Conosciamo, infatti, l’estrema
sensibilità che Max ha quando guida, e abbiamo tutti ancora ben impressa nella
mente quella pole position extraterrestre del 2023, con un ultimo settore da
brividi.
La Ferrari
rappresenta, come sempre, una grande incognita: questo circuito dovrebbe
mettere la SF25 in grossa difficoltà, tranne forse per il fatto che il carico
aerodinamico viene prodotto in modo consistente dalle ali, e non solo dal
fondo. Sappiamo, però, quanto Leclerc vada forte a Monaco: questo potrebbe
rivelarsi un grande punto a favore.
Infine,
potrebbe esserci qualche sorpresa da parte di un team di centro classifica (es.
la Williams), che indovina l’assetto perfetto per questo circuito e si presenta
come outsider del weekend.
I PIÙ
IMPORTANTI AGGIORNAMENTI TECNICI
Anche per
questo weekend, come ad Imola, la Pirelli ha portato le mescole più morbide, e
quindi anche la nuova C6, introdotta quest’anno.
Per
l’appuntamento di Monaco, quasi tutti i team hanno portato delle modifiche ad
hoc per il circuito, come alettoni estremamente carichi e beam wing adatte.
Alcuni però hanno comunque portato delle novità generali, a prescindere da
Monaco.
La McLaren, per
esempio, ha ritoccato ancora la geometria della sospensione anteriore.
Anche la Red
Bull ha modificato la sospensione anteriore; inoltre, ha rivisto le prese
d’aria all’anteriore.
La Haas ha
modificato la posizione dei braccetti della sospensione anteriore.
Stessa cosa per
quanto riguarda la Williams, che ha adattato la sospensione per permettere alla
monoposto di affrontare al meglio le curve strette di Monaco.