UN CIRCUITO EPICO IMMERSO IN UN’ATMOSFERA DA SOGNO
Montréal, dove la pace della fiorente natura del Parc Jean-Drapeau incontra il frastuono dei V6 della Formula 1. Dove le marmotte e gli altri animali che sono i veri padroni di casa fanno capolino scavalcando i muretti per assistere alle battaglie tra i piloti più forti del mondo. Dove è stata scritta la storia, pagine indelebili che raccontano di imprese leggendarie, vittorie magiche e gare eterne. Dove quella scritta sul traguardo, “Salut Gilles”, ci ricorda che una delle più grandi leggende della storia, nel 1978, proprio a casa sua, ha conquistato il suo primo storico successo di una carriera troppo breve. Il Circuit Gilles Villeneuve è tutto questo e, negli anni, è entrato nel cuore di tutti gli appassionati regalando emozioni a non finire, anche grazie a un meteo bizzarro. Signore e signori, benvenuti in Canada!
LA FORMULA 1 IN CANADA: TOCCATA E FUGA IN NORD AMERICA
Dopo un weekend di pausa, si torna in azione con la Formula 1. Siamo nel bel mezzo della stagione europea: si è appena conclusa una triple header estremamente impegnativa, con i weekend di Imola, Monaco e Spagna, e i mesi estivi saranno tutti dedicati al Vecchio Continente. Ma prima di continuare il viaggio in Europa, il circus fa tappa dall’altra parte del globo terrestre, per una piccola parentesi nordamericana.
Il Circuit Gilles Villeneuve, costruito sull’isola artificiale di Notre-Dame, ospita la 54° Edizione del Gran Premio del Canada, 10° prova del Campionato del Mondo di Formula 1 2025, un mondiale che fino a questo momento ha avuto un dominatore assoluto: la McLaren.
Ma se è vero che la monoposto di Woking è senza dubbio la monoposto migliore del momento, è altrettanto vero che in Canada potrebbe non trovare le condizioni ideali che esaltano i suoi punti di forza. Quello di Montréal potrebbe essere, perciò, un weekend non così scontato come ci si potrebbe aspettare; addirittura, secondo alcuni, potrebbe essere l’appuntamento più combattuto e incerto dell’intero campionato.
COSA ASPETTARSI DAL CANADA
Temperature elevate, curve ad ampio raggio, alto degrado degli pneumatici: tutti fattori che esaltano i punti di forza della McLaren, e tutti fattori che non caratterizzano il weekend di Montréal. Ecco perché, sulla carta, in Canada potremmo vivere un fine settimana all’insegna delle battaglie, e non di un dominio. Sia chiara, però, una cosa: la McLaren, alla vigilia di ogni weekend di gara, è da considerare sempre come favorita; non può essere altrimenti, visto il campionato che stanno dominando. Quindi, data McLaren come favorita d’obbligo, vediamo perché i suoi avversari potrebbero avere l’occasione di battere il team papaya a Montréal.
La Mercedes è una monoposto che esprime tanta velocità ed efficienza quando le temperature ambientali non sono molto elevate (come, ad esempio, in Catalogna), e in Canada, quasi sempre, le temperature non sono eccessive (inoltre, la pioggia è sempre in agguato). La Mercedes, quindi, si presenta potenzialmente come la prima inseguitrice della McLaren, anche se conosciamo bene i suoi limiti sul passo gara.
Non possiamo mai escludere dalla lotta, poi, la Red Bull, una monoposto dalla piattaforma estremamente rigida, che potrebbe esaltarsi in un circuito come Montréal. Come sempre, il pilota farà sicuramente la differenza: conosciamo bene Verstappen, vincitore delle ultime tre edizioni del Gran Premio, e sappiamo quanto vada forte su questo circuito. Max, tuttavia, dovrà stare molto attento a non commettere infrazioni: con la penalità presa in Spagna per il contatto con Russell, ha perso altri tre punti sulla superlicenza; se dovesse perdere anche solo un altro punto, e quindi arrivare al limite di dodici punti persi, scatterebbe automaticamente la squalifica per un weekend di gara.
Un altro team che potrebbe andare forte in Canada è la Williams, una monoposto che non ama le curve ampie e in appoggio (come quelle di Barcellona, per esempio) e che trova il suo terreno ideale in circuiti tecnici e con curve strette.
Infine, la Ferrari, che rappresenta un po’ l’incognita di questa stagione, potrebbe trovarsi bene a Montréal, o quantomeno meglio di quanto non lo abbia fatto in Spagna, proprio per la presenza minima di curve ampie e per l’abbondanza di sezioni tecniche. Ricordiamo, inoltre, che questo è uno dei circuiti preferiti di Hamilton, un circuito in cui ha conquistato sette vittorie (inclusa la sua prima in carriera nel 2007, con la McLaren) e sette pole position (entrambi i record condivisi con Michael Schumacher).
RIVOLUZIONE IN ARRIVO IN CASA FERRARI? I RUMOURS SU VASSEUR E LECLERC
Le due settimane di pausa tra la Spagna e il Canada, sebbene l’attività in pista sia stata assente, sono state estremamente ricche di argomenti di discussione sul mondo della Formula 1 trattati dai giornali. Uno di questi, come abbiamo già anticipato, è il rischio della squalifica di Verstappen, ma l’argomento che ha fatto più discutere riguarda la Ferrari.
Due delle testate giornalistiche più importanti in Italia, la Gazzetta dello Sport e il Corriere della Sera, hanno messo in dubbio l’integrità del team, mettendo in discussione la posizione del Team Principal Frédéric Vasseur. Il contratto di Vasseur scade proprio al termine della stagione e le perplessità sul suo operato sono sempre più forti: i risultati in pista, infatti, non sono oggettivamente soddisfacenti e, soprattutto, non sono quelli attesi dopo un 2024 così positivo. Secondo questi due giornali, le prossime tre gare del mondiale sarebbero cruciali per il futuro di Vasseur, che rischierebbe di perdere il suo posto in favore di Antonello Coletta, attuale Team Principal della Ferrari Hypercar (che sta dominando il WEC). Durante il media-day di Montréal, Vasseur ha risposto a tutti questi rumours, alquanto insistenti, dichiarando di non essere minimamente preoccupato per la sua posizione; ha, inoltre, risposto in modo molto duro alla stampa italiana.
Oltre alla posizione di Vasseur, i giornali italiani hanno messo in dubbio anche quella di Charles Leclerc che, secondo dei rumours, sarebbe pronto a lasciare il team qualora nel 2026 la Ferrari non dovesse riuscire a interpretare in modo vincente il nuovo regolamento. Secondo queste voci, la scelta più plausibile per il futuro della carriera di Charles sarebbe la Mercedes. Leclerc, durante il media-day, ha categoricamente respinto e zittito queste voci, dichiarando, come tra l’altro ha sempre fatto, di amare la Ferrari e di voler vincere con la Ferrari. Anche Vasseur non si è mostrato assolutamente preoccupato riguardo al possibile addio di Leclerc.
In tutto questo, Hamilton, che è appena arrivato a Maranello, si ritrova nel bel mezzo di una situazione sicuramente non felice. Ma anche il campionissimo britannico, nelle sue dichiarazioni, non ha dato molto peso ai rumours, proteggendo la figura di Vasseur, anche perché è stato proprio Vasseur a volerlo fortemente in Ferrari come pilota.
Come ha detto anche Ivan Capelli (ex pilota Ferrari nel 1992 e oggi opinionista presso Sky Sport F1), la Ferrari ha sempre avuto questo tipo di pressione mediatica e non c’è assolutamente da sorprendersi della situazione attuale.
LA NUOVA DIRETTIVA TECNICA, GLI AGGIORNAMENTI ALLE MONOPOSTO E LE LIVREE SPECIALI
In occasione del weekend di Montréal entra in vigore una nuova direttiva tecnica, che si configura come la terza parte della direttiva tecnica già introdotta ad Imola, riguardo il fondo vettura. In particolare, la nuova direttiva in vigore dal Canada riguarda lo skid plank, il suo spessore e i controlli effettuati su di esso nel post gara.
Nonostante le caratteristiche particolari del Circuit Gilles Villeneuve, alcuni team hanno portato comunque degli aggiornamenti tecnici alle loro monoposto.
La McLaren porta una nuova ala anteriore e una sospensione anteriore modificata, entrambe riviste nella loro geometria.
La Mercedes ha aggiornato la sezione del pavimento del fondo per cercare di incrementare il carico aerodinamico prodotto e la circolazione dei flussi d’aria.
La Racing Bulls ha portato delle novità riguardanti i corner ruota posteriori, anche in questo caso per favorire un incremento del carico aerodinamico.
La Haas non porta aggiornamenti tecnici, ma indossa una livrea speciale per celebrare la sua 200° presenza ad un Gran Premio di Formula 1; Yuki Tsunoda, invece, celebra il suo 100° Gran Premio in carriera con un casco dedicato.