/assets/blog/appuntamento-con-la-storia-gran-premio-di-miami-2022/copertina.jpg

Appuntamento con la Storia: Gran Premio di Miami 2022

Di Giovanni Nulchis

L’ESORDIO IN FLORIDA: L’ULTIMA ROSSA ILLUSIONE

LA FORMULA 1 SBARCA IN FLORIDA: L’ESORDIO A MIAMI

Domenica 08 Maggio 2022. Il Miami International Autodrome ospita la 1° Edizione del Gran Premio di Miami, 5° round del Campionato del Mondo di Formula 1 2022.

Nel 2016, all’interno dell’ambiente della Formula 1, nasce l’idea di introdurre nel calendario un secondo appuntamento statunitense, oltre a quello texano di Austin. La città di Miami viene subito identificata come uno dei luoghi più adatti ad ospitare il mondiale, grazie alla sua grande popolarità, al suo ambiente internazionale e alla sua capacità di attrarre un vasto pubblico. I promotori dell’iniziativa, Formula 1 e Apex Circuit Design, dapprima cercano di disegnare alcuni circuiti nel quartiere di Downtown Miami e, in generale, nel centro della città, arrivando a testare 75 layout e 36 diverse varianti. Dopo alcuni tentativi, però, nel 2019 decidono di concentrare la loro attenzione su un altro sito a poche miglia più a nord.

Per via di alcune difficoltà nello svolgimento dei lavori per la costruzione del circuito, l’esordio di Miami nel calendario della Formula 1, inizialmente previsto per il 2019, viene ritardato di quattro anni. Nel 2021, infatti, viene annunciato che a partire dalla stagione successiva la Formula 1 sbarcherà sulle coste della Florida. L’atteso evento avrà come teatro il nuovo Miami International Autodrome, circuito cittadino non permanente situato a Miami Gardens, nelle immediate vicinanze dell’Hard Rock Stadium.

IL MIAMI INTERNATIONAL AUTODROME

Il Miami International Autodrome, progettato dall’architetto tedesco Hermann Tilke, misura 5.412 m, è composto da 19 curve e utilizza sia percorsi già esistenti sia percorsi costruiti appositamente.

È un circuito completo: curve veloci in sequenza si accompagnano a curve lente e secche, che premiano una buona trazione, e lunghi rettilinei dove sprigionare tutta la potenza dei rombanti motori V6 delle monoposto. Il tutto immerso in una cornice di lusso estremo, tipicamente americana, tra baie artificiali create appositamente per doveri commerciali (una sorta di vetrina per yacht di lusso), piscine a profusione riservate ai VIPs, un podio mastodontico per la premiazione situato all’interno dell'Hard Rock Stadium e tanto altro ancora.

LA RIVOLUZIONE DEL 2022: FERRARI E RED BULL AL TOP

Quello del 2022 è uno dei mondiali più attesi degli ultimi anni. La grande rivoluzione regolamentare mira a risolvere il problema dell’aria sporca prodotta dalle monoposto, che limitava non poco i piloti nelle battaglie in pista. Per questo, la FIA impone la semplificazione aerodinamica degli alettoni e la riduzione della complessità e del numero degli altri elementi aerodinamici, sviluppati in modo quasi maniacale dagli ingegneri negli anni precedenti per cercare di massimizzare il carico aerodinamico prodotto dalle vetture. A fronte di una drastica riduzione della capacità delle ali di generare carico, viene reintrodotto, dopo essere stato bandito nel 1982, l'effetto suolo: in questo modo il fondo vettura, grazie ai canali venturi, diventa la principale fonte di carico aerodinamico.

Chi sembra aver svolto un buon lavoro nella progettazione della monoposto sono la Red Bull e la Ferrari.

I primi due appuntamenti stagionali sono forse i più avvincenti dell’intero campionato: in Bahrain Charles Leclerc e Max Verstappen danno vita a una battaglia entusiasmante per la vittoria del Gran Premio, vinto alla fine dal monegasco della Ferrari; in Arabia Saudita la battaglia tra i due si ripete ed è ancora più accesa, ma questa volta a uscirne vincitore è l’olandese della Red Bull, che chiude la gara davanti alle due Ferrari.

La gara successiva è la prima della stagione a registrare un dominio: mentre Verstappen è costretto nuovamente al ritiro per una perdita di carburante, in Australia Leclerc non abbandona mai la prima posizione e vince la gara, con 20 secondi di vantaggio sulla Red Bull di Sergio Perez.

Imola, invece, sorride alla Red Bull; in condizioni di bagnato leggero la RB18 è ingiocabile, e mentre la Ferrari combina un mezzo disastro con il ritiro di Sainz e il 6° posto di Leclerc, Verstappen domina la gara e Perez completa una pesante doppietta Red Bull a casa degli avversari.

Ma, nonostante la disfatta di Imola, le due classifiche mondiali continuano a dare ragione al Cavallino Rampante: Leclerc comanda tra i piloti, con 27 punti di vantaggio su Verstappen, mentre la Ferrari è in testa alla classifica costruttori, con 11 punti di margine sulla Red Bull.

Questa la situazione in classifica alla vigilia della grande e attesissima novità del calendario 2022: per il 5° round stagionale la “Magic City” è pronta ad ospitare per la prima volta lo spettacolo della Formula 1.

LE QUALIFICHE DI MIAMI: FERRARI AL COMANDO

Durante le qualifiche del sabato è lotta aperta: Leclerc e Verstappen si tolgono a vicenda il miglior tempo, anche se alla fine ad avere la meglio è sempre il monegasco, che chiude in testa sia il Q1 che il Q2. Nel primo tentativo del Q3, però, Verstappen batte Leclerc per 32 millesimi e va in pole position provvisoria. Nel secondo tentativo sia Leclerc che Sainz battono il tempo dell’olandese e portano la Ferrari in un’idilliaca prima fila. Verstappen ha tutto il potenziale per rispondere all’attacco Rosso, ma un errore di guida lo costringe ad abortire il giro.

Charles Leclerc conquista così la 12° pole position della sua carriera, la 3° della stagione, e riporta la Ferrari in pole position negli Stati Uniti d’America dopo un digiuno di sedici anni. A completare la prima fila tutta Rossa è Carlos Sainz, mentre Max Verstappen, sconfitto, è 3° davanti al suo compagno di squadra Sergio Perez, per una seconda fila tutta Red Bull. In casa Ferrari è festa grande, ma c’è la consapevolezza che è necessario trasformare questo trionfo in qualifica in un trionfo in gara, perché i punti arrivano solo la domenica. Diventa, quindi, fondamentale riuscire a tenere le prime due posizioni in partenza, per poter così gestire un po’ più comodamente il resto della gara.

LA GARA

Alle 15.30, ora locale, il commissario in fondo alla griglia sventola la bandiera verde e i cinque semafori rossi del Miami International Autodrome si accendono uno alla volta per poi spegnersi all’improvviso tutti insieme: è il via della 1° Edizione del Gran Premio di Miami.

Leclerc parte bene e tiene il comando, ma dietro di lui si realizza ciò che la Ferrari temeva: Verstappen, grazie ad un’ottima partenza, affianca Sainz in curva 1 e si inserisce tra le due Ferrari. Nei primi giri Leclerc sembra riuscire a tenere sotto controllo l’olandese, con il distacco tra i due che si mantiene intorno al secondo e mezzo.

Ma ben presto la Ferrari entra in crisi con le gomme e al 9° giro il monegasco deve cedere all’attacco della Red Bull: Verstappen è ora leader della gara. Al 24° giro Leclerc si ferma ai box per montare le hard. Verstappen si ferma due giri dopo, mentre Sainz e Perez effettuano il pit stop al 27° giro. Lo spagnolo, pur penalizzato da un cambio gomme lento, resta davanti al messicano.

Ora che tutti e quattro piloti di testa sono sulla hard, è evidente la superiorità di Verstappen e della sua Red Bull con questa gomma: in meno di dieci giri l’olandese incrementa il vantaggio su Leclerc a oltre sette secondi e addirittura a diciassette su Sainz. Sembra già tutto scritto quindi, Verstappen sembra imbattibile anche per il miglior Leclerc che possa essere in pista. Ma al 41° giro un colpo di scena potrebbe ravvivare la gara.

Norris, 14° con la sua McLaren, tenta il sorpasso sull’Alpha Tauri di Gasly. I due, però, si toccano: Norris va in testa-coda e urta violentemente le barriere di protezione, rimanendo fermo in mezzo alla pista, mentre Gasly è costretto al ritiro per un danno alla sospensione. La direzione gara non può far altro che inviare in pista la Safety Car e, tra i piloti di testa, Perez è l’unico ad approfittarne per effettuare un altro pit stop e montare gomme medie nuove: il suo obiettivo è togliere il podio dalle mani di Sainz. La compattazione del gruppo dietro la Safety Car azzera tutto il vantaggio che Verstappen si era costruito, e rappresenta per Leclerc una grande occasione per riprendere la prima posizione; Sainz, invece, si trova nella situazione peggiore, costretto a difendersi da Perez con una notevole differenza di gomme.

Al 47° riprende la gara: Verstappen tiene la testa seguito da Leclerc, mentre Perez cerca subito l’attacco su Sainz, che però si difende bene e rimane davanti. Mentre Leclerc tenta di restare arpionato al DRS di Verstappen, Perez cerca un altro sorpasso su Sainz in curva 1, ma arriva lungo in staccata e lo spagnolo ringrazia e tiene la posizione. Negli ultimi giri Verstappen riesce a scrollarsi di dosso Leclerc, che non ha più la velocità per attaccarlo.

Al 57° giro cala la bandiera a scacchi sul Miami International Autodrome: Max Verstappen vince la 1° Edizione del Gran Premio di Miami, con una prova di forza importante sua e della Red Bull; la Ferrari conquista il podio con entrambi i piloti, con Charles Leclerc 2° e Carlos Sainz 3°, entrambi davanti alla Red Bull di Sergio Perez.

La Ferrari è battuta, ma non abbattuta: l’avversario è fortissimo, ma c’è la ferma consapevolezza di avere i mezzi e le doti per combattere fino in fondo, per sognare ancora il ritorno alla vittoria del titolo mondiale, essendo ancora in testa ad entrambe le classifiche, piloti e costruttori.

Ma tutto questo non sarà altro che una vana illusione: l’ultima Rossa illusione.

IL FUTURO DI MIAMI IN FORMULA 1

Dopo la prima edizione del 2022, il Gran Premio di Miami diventa un appuntamento fisso nel calendario della Formula 1, dove rimarrà di certo fino al 2031, in attesa di un ulteriore rinnovo del contratto.

Le due edizioni successive al 2022 rivestono entrambe un ruolo fondamentale e cruciale nell’ottica dei loro campionati di appartenenza.

Nel 2023, dopo un promettente inizio di stagione nell’anno di massimo dominio della Red Bull, Sergio Perez conquista la pole position, mentre Max Verstappen, a causa di un suo errore di guida e di una bandiera rossa a pochi minuti dalla fine del Q3, non riesce a segnare alcun tempo e in griglia sarà soltanto 9°. Perez ha quindi una grandissima occasione per vincere la gara e mettere pressione a Verstappen nella lotta per il campionato. La gara di Max, tuttavia, è semplicemente perfetta: con un passo gara devastante, partito con gomme hard, allunga al massimo il primo stint, mentre Perez si ferma prima di lui per passare dalle medie alle hard. Quando Verstappen rientra ai box per montare le medie, Perez è di nuovo leader della gara, ma ancora per poco. Max ha una velocità e un ritmo troppo superiori e incontenibili: con un sorpasso che sa di schiaffo morale alle ambizioni mondiali di Perez, Verstappen torna al comando e vince la gara, senza alcuna possibilità di replica. Da quel giorno, Max diventerà imbattibile e assoluto dominatore del 2023, mentre la carriera di Sergio Perez comincerà una ripida, veloce e inarrestabile caduta libera che, dopo due anni di prestazioni pessime, lo porterà al ritiro a fine 2024.

Nel 2024 la Red Bull arriva a Miami dopo aver dominato l’inizio di stagione, vincendo con Verstappen quattro delle prime cinque gare. Già dall’appuntamento di Shanghai, però, la McLaren, in particolare con Lando Norris, ha dato prova di essere cresciuta in maniera esponenziale rispetto alle prime gare. In Florida, Verstappen conquista la pole position e sembra in grado di poter controllare agevolmente la gara, quando l’entrata della Safety Car scombussola tutti i piani della Red Bull. Norris e la McLaren sono avvantaggiati dal cambio improvviso della situazione della corsa ed effettuano il pit stop in regime di sicurezza, rientrando in pista davanti a Verstappen e dominando l’ultima parte di gara. Norris vince così la sua prima gara in carriera e la McLaren diventa ufficialmente la prima forza in campo, dimostrando, nel corso della stagione, la propria superiorità nella maggior parte dei circuiti. A fine anno arriverà la conquista del campionato costruttori per la McLaren, a coronamento di un percorso di crescita eseguito in modo impeccabile.