/assets/blog/appuntamento-con-la-storia-canada-1967/0.-copertina.jpg

Appuntamento con la Storia: Gran premio del Canada 1967

Di Giovanni Nulchis

ESORDIO IN CANADA: A MOSPORT LA BRABHAM DIFENDE IL TITOLO
 

LE ORIGINI DEL MOTORSPORT IN CANADA

Domenica 27 agosto 1967. Il Mosport International Raceway ospita la 1° Edizione del Gran Premio del Canada, 8° round del Campionato del Mondo di Formula 1 1967.

Le origini del motorsport in Canada sono da ricercarsi nel lontano 1901, quando su un tracciato costituito da strade per la comune viabilità si tiene la prima corsa automobilistica con la denominazione Gran Premio del Canada.

Dobbiamo andare avanti nel tempo di mezzo secolo, invece, per assistere alla costruzione del primo circuito permanente canadese, il Westwood Motorsport Park, fondato nel 1951 dal Sports Car Club of British Columbia. Il circuito di Westwood, che sorge nei pressi di Coquitlam nella provincia della British Columbia, rimane molto attivo per tutti gli anni ’60, fino a diventare addirittura uno dei circuiti più amati da molti piloti del Nord America, ma dopo quel periodo la mancanza di fondi necessari per l’ammodernamento delle strutture determina il suo lento e progressivo abbandono.

Un nuovo sviluppo nella storia del motorsport canadese si ha nel 1958. Il British Empire Motor Club, con l’intento di promuovere le corse d’auto in Nord America, decide di costruire un nuovo impianto permanente in Ontario. Individuata un’area collinosa a nord di Bowmanville, la costruzione del circuito viene affidata alla neonata società Mosport Limited e al progettista Alan Bunting, il quale, durante il suo lavoro, accetta anche dei consigli da parte di una famosa personalità del motorsport di fama mondiale: Stirling Moss. Nasce così il Mosport International Raceway. A cosa si deve il nome “Mosport”? Alla semplice contrazione della parola “motorsport”!

Il nuovo circuito viene inaugurato il 25 giugno 1961 con una gara internazionale di vetture sport, organizzata dall'Oakville Trafalgar Light Car Club, vinta proprio da Stirling Moss a bordo di una Lotus 19.

Negli anni seguenti, il circuito ospita diverse competizioni automobilistiche, ma è nel 1966 che a Mosport , per la prima volta, si disputa una  tappa di campionato di rilevanza nazionale: la Canadian-American Challenge Cup (Can-Am).

Nel 1967 il Mosport Park (come viene comunemente chiamato) ha la grande occasione di ospitare la 1° Edizione del Gran Premio del Canada valevole per il Campionato del Mondo di Formula 1.

IL MOSPORT INTERNATIONAL RACEWAY

Alan Bunting decide di sfruttare l’andamento ondulato del terreno collinare di Bowmanville per dare forma a un circuito molto veloce e caratterizzato da forti dislivelli. Il Mosport International Raceway misura 3.957 metri ed è formato da dieci curve.

Il progetto originale prevedeva la presenza di un tornante all’estremità opposta del circuito rispetto alla linea del traguardo. Bunting accoglie, tuttavia, il consiglio di Stirling Moss: trasformare il tornante in una doppia curva ravvicinata, così da rappresentare una sfida in più per i piloti. La doppia curva in questione prende così il nome di “Moss Corner”.

Fatta eccezione per le due curve strette e tecniche che costituiscono la “Moss Corner”, le altre otto curve sono estremamente veloci e ampie. Il rettilineo più lungo non è quello dei box, bensì quello che dalla “Moss Corner” porta alla sezione denominata “The Esses”, la quale poi immette nel breve rettilineo del traguardo.

IL CAMPIONATO 1967: BRABHAM CONTRO LOTUS

Dopo aver conquistato il suo primo titolo costruttori nel 1966, la Brabham comincia la stagione 1967 con i favori del pronostico, con la sua coppia di piloti formata dal fondatore del team, Jack Brabham, e dal neozelandese Denny Hulme.

Dopo una prima gara stagionale non brillante in Sud Africa, la Brabham vince con Hulme a Monaco. In Olanda, però, la Lotus porta in pista una nuova monoposto aggiornata, che si conferma subito molto competitiva, soprattutto nelle mani di Jim Clark, che vince la gara. La Lotus 49, tuttavia, è tanto veloce quanto inaffidabile: nelle gare successive per Clark arriva una sola vittoria, in Gran Bretagna, ma i ritiri in Francia e in Germania sono determinanti per la sua corsa al titolo.

Il duello mondiale, dunque, è ormai una questione interna al team Brabham. Ad aggiungere tensione nell’aria è il rapporto tra i due piloti, deterioratosi quando Hulme, in Germania, non ha rispettato un ordine di squadra imposto dal suo capitano Jack.

Alla vigilia dell’appuntamento di Mosport, Hulme è in testa alla classifica piloti, con un vantaggio di 12 punti su Brabham e 18 su Clark. In classifica costruttori, invece, la situazione è favorevole alla Brabham, che proprio in Canada ha l’occasione di chiudere i giochi mondiali. Il team britannico ha, infatti, 21 punti di vantaggio sulla Cooper e 23 su Lotus e Ferrari.

LE QUALIFICHE DI MOSPORT: LA LOTUS SI CONFERMA AL TOP

Sul circuito di Mosport, la Lotus conferma tutta la sua velocità. È, infatti, Jim Clark a conquistare la pole position, seguito dal suo compagno di squadra Graham Hill. Completa la prima fila Hulme, con la prima delle due Brabham, mentre in sofferenza è Jack Brabham, solo 7°, con due secondi di ritardo dal tempo di Clark.

Chris Amon fa un mezzo miracolo, portando in 4° posizione una Ferrari in grande difficoltà; la squadra di Maranello può contare soltanto sulla vettura di Amon per questo appuntamento del mondiale.

Sorprende anche lo statunitense Dan Gurney, 5° al volante della sua Eagle, mentre 6° è la McLaren guidata dal fondatore del team inglese, Bruce.

LA GARA

Nel pomeriggio della domenica sul circuito di Mosport è tutto pronto per la disputa della 1° Edizione del Gran Premio del Canada, sulla lunghezza prevista di 90 giri.

 La partenza avviene su pista umida. Parte bene Clark, che tiene il comando, mentre alle sue spalle Hulme passa Hill, inserendosi tra le due Lotus, e Stewart, partito 9°, risale fino in 4° posizione, davanti a Brabham e McLaren.

 Nel corso dei primi giri, la pioggia aumenta d’intensità; ciò va a favore della Brabham, gommata Goodyear. Infatti, Hulme restituisce il sorpasso a Clark e si riporta in testa, mentre Brabham torna 4°; McLaren perde tante posizioni a causa di un errore.

 Poco dopo, Brabham supera Hill, ma alle sue spalle arriva come un falco McLaren che, con una grande rimonta, torna 3°, e addirittura supera anche Hulme. La gara, però, cambia ancora quando la pioggia cessa. In questa fase, con la pista che si asciuga velocemente, è Clark il più veloce. Il pilota Lotus ha un ritmo infernale e, in pochi giri, rimonta fino al 2° posto.

 Hulme ha un vantaggio di più di 30 secondi, ma Clark gira molto più veloce di lui. Al 58° passaggio, infatti, lo raggiunge e lo supera. Ora Clark è di nuovo in testa alla gara: la sua vittoria potrebbe accendere la sfida mondiale con Hulme e Brabham.

 Negli ultimi giri, quando tutto sembra ormai cristallizzato, ecco due grandi colpi di scena. Hulme è costretto ai box per un cambio di occhiali, cedendo così la 2° posizione a Brabham. La 2° posizione dell’australiano, però, si trasforma in una leadership della gara: Clark deve ritirarsi dalla gara a causa di un’infiltrazione di acqua nel motore della sua Lotus. Le due Brabham si appropriano della testa della corsa e, indisturbate, si avviano verso il traguardo, con un vantaggio di un giro sulla Eagle di Gurney.

 Al 90° giro cala la bandiera a scacchi sul Mosport International Raceway: Jack Brabham vince la 1° Edizione del Gran Premio del Canada, davanti al suo compagno di squadra Denny Hulme e alla Eagle di Dan Gurney. Con questa splendida doppietta, la Brabham si aggiudica il Campionato del Mondo Costruttori, il secondo della sua storia dopo quello vinto nel 1966. Saranno invece le ultime tre gare della stagione a decidere chi, tra Danny Hulme e Jack Brabham, diventerà Campione del Mondo 1967.

IL FUTURO DEL CANADA IN FORMULA 1

Dopo l’Edizione inaugurale del 1967, per i successivi tre anni Mosport si alterna con il circuito di Mont-Tremblant come sede del Gran Premio del Canada, per poi confermarsi sede fissa fino al 1976. Nel 1973, durante il Gran Premio, la Safety Car fa il suo ingresso in pista  per la prima volta nella storia della Formula 1: una Porsche 914 gialla, guidata da Eppie Wietzes. L’evento non si svolge nel 1975, per un mancato accordo tra i costruttori e gli organizzatori per il rimborso delle spese.

Dal 1978, l’evento cambia sede e si disputa sul nuovo impianto costruito sull’isola di Notre-Dame, a Montréal. Proprio in quell’occasione a trionfare è l’idolo locale Gilles Villeneuve, al suo primo successo con la Ferrari. Villeneuve è, tuttora, l’unico pilota canadese ad aver vinto il Gran Premio di casa.

Dal 1978, il Circuit de l’Ile Notre-Dame, che verrà intitolato a Gilles nel 1982, ospita annualmente il Gran Premio del Canada, diventato una classica del mondiale, nonché uno degli appuntamenti più attesi. Nel corso degli anni, il Circuit Gilles Villeneuve è stato teatro di gare molto avvincenti e intense, che sono passate alla storia.

Ricordiamo, per esempio, l’edizione del 2011, che vede la vittoria di Jenson Button su McLaren dopo una gara eterna, la più lunga nella storia della Formula 1, funestata dalla pioggia e caratterizzata dall’ingresso di sei Safety Car. Nel 2001, per la prima volta nella storia, due fratelli sono arrivati ai primi due posti (i fratelli Schumacher). Nel 2017, proprio a Montréal, Lewis Hamilton eguaglia il suo idolo Ayrton Senna per numero di pole position (65) e riceve in dono una copia del celebre casco giallo del campione brasiliano. Nel 2019, il pilota Ferrari Sebastian Vettel viene penalizzato di cinque secondi per una manovra ritenuta scorretta dai commissari: questa penalità, che ha privato Vettel della vittoria in favore di Hamilton, è ancora oggi oggetto di discussione tra gli appassionati.

Insomma: il Circuit Gilles Villeneuve ha sempre regalato gare spettacolari. Con le sue curve iconiche, prima fra tutte la chicane del celebre “Muro dei Campioni”, è uno dei circuiti più amati dai piloti, che si sfidano sfiorando i muretti a velocità estreme. A rendere il tutto ancora più spettacolare è la location: il circuito è immerso nella fiorente natura del Parc Jean-Drapeau e la fauna del parco fa di frequente capolino al di là dei muri che delimitano la pista; le marmotte sono quasi sempre protagoniste dei weekend di gara.