IL MONDIALE IN
AUSTRIA: LORENZO BANDINI VINCE UNA GARA AD ELIMINAZIONE
GLI ALBORI
DEL MOTORSPORT IN TERRA AUSTRIACA
Domenica 23
agosto 1964. Il Zeltweg Airfield ospita la 1° Edizione del Gran Premio
d’Austria, 7° round del Campionato del Mondo di Formula 1 1964.
Le origini del
motorsport in Austria risalgono alla fine degli anni ’50. Nel 1957 un gruppo di
appassionati di corse d’auto residenti a Zeltweg si mette all’opera,
realizzando, con coni e balle di fieno, un circuito ricavato all’interno dell’aerodromo militare Hinterstoisser-Zeltweg,
sull’esempio del Silverstone Circuit, il più famoso circuito britannico.
Il 5 ottobre
1957 il neonato Zeltweg Airfield viene inaugurato con alcune gare non titolate
riservate a vetture Gran Turismo e vetture sport. Negli anni seguenti, la gara
prende il nome “Flugplatzrennen” e viene aperte anche a categorie
motociclistiche.
Nel 1961 la
Formula 1 fa per la prima volta tappa a Zeltweg, ma per correre una gara non
valida per il Campionato del Mondo: a vincere è Innes Ireland, pilota
britannico della Lotus. Due anni dopo, l’evento si ripete, sempre con una gara
extra Campionato, vinta da Jack Brabham. Ma è nel 1964 che il Gran Premio
d’Austria entra ufficialmente nel Campionato del Mondo di Formula 1.
IL ZELTWEG
AIRFIELD
Essendo
ricavato dall’aerodromo militare Hinterstoisser-Zeltweg, il Zeltweg Airfield
sfrutta i lunghi tratti asfaltati dell’unica pista d’atterraggio dell’aeroporto.
Il circuito, che misura 3.200 metri, è, quindi, estremamente veloce: quattro
rettilinei, di cui due particolarmente lunghi, sono raccordati tra loro da
quattro curve. La prima, denominata Flatschacher-Curve, è una lunga piega a
destra, che connette il rettilineo del traguardo ad un secondo breve
rettilineo, il quale termina con la Hangar-Curve, una doppia curva a destra. La
Inner-Curve è l’unica curva a destra del circuito e immette nel secondo
rettilineo più lungo, opposto a quello dei box. Infine, la Sudenburg-Curve si
configura come un tornante, che immette a sua volta nel rettilineo principale.
Il Zeltweg Airfield è un circuito molto pericoloso, non
solo per le velocità elevatissime con cui si affrontano rettilinei e curve, ma
anche e soprattutto per le forti sconnessioni presenti sull’asfalto, che
mettono in grande difficoltà le sospensioni delle monoposto.
IL MONDIALE
1964: UNA BATTAGLIA AVVINCENTE PER IL TITOLO
A differenza
del 1963, dominato in modo assoluto dalla Lotus di Jim Clark, il campionato del
1964 è, fin dalle prime gare, estremamente combattuto. Tutti i team, infatti,
dopo lo strapotere della Lotus monoscocca, sono corsi ai ripari, aggiornando le
loro monoposto per potersela giocare alla pari.
Oltre alla
Lotus, è competitiva fin da subito anche la BRM, che, infatti, si aggiudica con
Graham Hill la vittoria della prima gara stagionale, a Monaco. Jim Clark torna
alla carica vincendo sia in Olanda sia in Belgio, grazie anche al suo grande
talento, mentre il pilota americano della Brabham Dan Gurney conquista una
vittoria in Francia.
In difficoltà
fino a questo momento è la Ferrari, che risulta essere un po’ indietro con gli
sviluppi della monoposto. Ma a metà stagione, per il Cavallino Rampante arriva
la svolta: dopo il successo alla 24H di Le Mans, infatti, ora tutti gli sforzi
si concentrano sulla Formula 1 e il team porta in pista, finalmente, una
monoposto aggiornata. John Surtees, già a podio in Olanda, arriva 3° in Gran
Bretagna, mentre in Germania conquista la sua prima vittoria stagionale,
davanti a Hill e al suo compagno di squadra, Lorenzo Bandini.
Alla vigilia
dell’appuntamento di Zeltweg la classifica piloti vede Hill in testa con 32
punti, due in più rispetto a Clark, mentre Surtees è 3°, a quota 19. Seguono
Richie Ginther, Jack Brabham e Peter Arundell, tutti e tre a quota 11 punti.
Anche il campionato costruttori è molto acceso: la Lotus comanda, ma con un
solo punto di vantaggio sulla BRM. La Ferrari, invece, per il momento ha potuto
contare solo sui punti conquistati da Surtees e si trova in 3° posizione, con
14 punti di svantaggio rispetto alla BRM.
LE
QUALIFICHE DI ZELTWEG: HILL PORTA LA BRM AL COMANDO
Le difficoltà
legate alle sconnessioni dell’asfalto del Zeltweg Airfield si fanno sentire sin
dalle prime prove libere del venerdì. Tanti piloti sono, infatti, protagonisti
di incidenti causati dal cedimento delle sospensioni delle vetture. Ciò
obbligherà molti a prendere parte alla gara con la vettura di riserva, o a
rallentare il passo per preservare la monoposto.
Al sabato, la
battaglia per la pole position è molto serrata e i distacchi all’interno della
top 5 sono minimi. Ne esce vincitore Graham Hill, che porta in pole position la
sua BRM, con un vantaggio di tre decimi sulla Ferrari di Surtees. Nonostante i
problemi alle sospensioni, Clark arpiona la prima fila con la sua Lotus,
davanti alla Brabham di Gurney, alla BRM di Ginther, all’altra Brabham guidata
dal fondatore Jack e alla Ferrari di Bandini.
LA GARA
Nel pomeriggio
della domenica sul Zeltweg Airfield è tutto pronto per la disputa della 1°
Edizione del Gran Premio d’Austria, sulla lunghezza prevista di 105 giri.
In partenza il
più veloce è Gurney, che si porta in testa seguito da Surtees. Una grande
progressione di Bandini vede già il pilota italiano issarsi al 3° posto. Male,
invece, sia Clark che Hill, che a causa di una partenza terribile si ritrovano
addirittura fuori dalla top 10.
Al 2° giro,
Surtees rompe gli indugi e sorpassa Gurney portandosi in testa alla corsa. Al
5° giro c’è già un primo colpo di scena: Hill è costretto al ritiro per la
rottura dell’albero di trasmissione della sua BRM. Nel frattempo, Clark, con
una rimonta furibonda, si trova già 4°, alle spalle di Bandini.
Il secondo
colpo di scena arriva all’8° giro: Surtees, che sta controllando la testa della
corsa, è costretto al ritiro per il cedimento della sospensione posteriore
della sua Ferrari. A questo punto, Gurney passa in testa alla corsa, ma Clark,
dopo essersi liberato anche di Bandini, comincia la rimonta sulla Brabham del
pilota americano.
Clark al 40°
giro è ormai alle calcagna di Gurney, quando improvvisamente anche il suo
albero di trasmissione si arrende e costringe la Lotus al ritiro. A questo
punto della gara, dunque, i tre contendenti al titolo sono tutti fuori dai
giochi. Gurney, senza più la pressione di Clark alle spalle, decide di
rallentare il ritmo per evitare noie tecniche, ma la sua premura serve a poco.
Al 47° giro è,
infatti, costretto anche lui ad abbandonare la corsa per il cedimento della
sospensione anteriore. Bandini passa così in testa alla corsa. Il suo compito
ora è solo uno: portare la sua Ferrari al traguardo. Gli ultimi giri vedono il
ritiro anche della Cooper di Phil Hill e della Brabham-BRM del pilota di casa
Jochen Rindt. Al traguardo arrivano soltanto nove piloti.
Al 105° giro
cala la bandiera a scacchi sul Zeltweg Airfield: Lorenzo Bandini vince la 1°
Edizione del Gran Premio d’Austria, trionfando in una gara a eliminazione e
conquistando il primo e unico successo della sua carriera. Completano il podio
Richie Ginther con la BRM e Bob Anderson con la Brabham. La Ferrari vince così
la sua 2° gara consecutiva in stagione, dando vita ad un finale di stagione
trionfale.
IL FUTURO
DELL’AUSTRIA IN FORMULA 1
Dopo la prima
Edizione del 1964, la Formula 1 abbandona per sempre il Zeltweg Airfield: la
superficie sconnessa, infatti, come abbiamo visto dal resoconto della gara,
crea troppi problemi alle monoposto. Il Zeltweg Airfield continua, tuttavia, ad
ospitare delle gare appartenenti al mondiale marche, fino al 1969. In
quell’anno, infatti, la competizione si trasferisce sull’Osterreichring, un
nuovo circuito costruito su un terreno collinare adiacente all’aerodromo
militare Hinterstoisser-Zeltweg.
La
disponibilità di un nuovo circuito favorisce il ritorno della Formula 1 in
Stiria. Il Gran Premio d’Austria diventa nuovamente una tappa del calendario,
anche se la sua presenza non è continua, subordinata ai lavori di
ammodernamento del circuito.
Una prima pausa
si ha dal 1988 al 1996, periodo durante il quale il circuito viene stravolto e
cambia anche denominazione, passando da Osterreichring a A1-Ring. L’evento si
svolge regolarmente dal 1997 al 2003. Delle gare disputate in questo periodo
sono da ricordare sicuramente quella del 1999, con lo scontro tra i due piloti
McLaren, Hakkinen e Coulthard, al primo giro, e quella del 2002, quando
Barrichello, su richiesta del team, cede in modo plateale la vittoria a
Schumacher.
Dopo la corsa
del 2003, la Formula 1 non fa più ritorno in Austria. Dopo anni di abbandono,
il circuito viene sottoposto a profondi lavori di ristrutturazione. Il progetto
è quello di rimettere in sesto l’impianto per permettergli di ospitare qualche
gara del DTM e altre competizioni, ma il ritorno della Formula 1 sembra molto
lontano, nonostante la presenza nella massima serie di un grande sponsor
austriaco, la Red Bull.
Tutto cambia
nel 2013, quando Bernie Ecclestone e Dietrich Mateschitz (titolare della Red
Bull Racing) annunciano il ritorno in calendario del Gran Premio d’Austria a
partire dal 2014. Da allora, il circuito di Spielberg, ri-denominato Red Bull
Ring, ospita annualmente il Campionato del Mondo di Formula 1.