LA
PRIMA GARA IN ARABIA SAUDITA: A JEDDAH È SUBITO FAR WEST
LA FORMULA 1 IN ARABIA SAUDITA
Domenica 05 Dicembre 2021. Il Jeddah Corniche
Circuit ospita la 1° Edizione del Gran Premio d’Arabia Saudita, 21° e penultimo
round del Campionato del Mondo di Formula 1 2021.
Nel 2019 la società statale Saudi Aramco diventa
main sponsor del Campionato di Formula 1. Il governo saudita, però, vuole di
più: il Paese desidera ospitare un Gran Premio del mondiale. Concluse le
trattative, a dicembre 2020 viene ufficializzato che l’anno successivo la
Formula 1 farà tappa in Arabia Saudita, che diventa così la terza nazione
mediorientale ad ospitare la massima serie, insieme al Bahrain e ad Abu Dhabi.
IL JEDDAH CORNICHE CIRCUIT
La sede del nuovo Gran Premio è a dir poco
spettacolare. Si tratta del Jeddah Corniche Circuit, disegnato da Carsten
Tilke, figlio di Hermann. Il circuito, che si snoda nel porto di Jeddah, sulle
rive del Mar Rosso, è davvero estremo.
È composto da 27 curve, ma soltanto due di esse,
la prima e l’ultima, obbligano i piloti e frenare come si deve, mentre le altre
sono quasi tutte da affrontare in pieno, con una media sul giro di oltre 250
km/h. A rendere il tutto ancor più spettacolare è il fatto che si tratti di un
circuito cittadino, immerso nella magica atmosfera notturna di Jeddah e dotato
di pochissime vie di fuga. Il Jeddah Corniche Circuit è il circuito cittadino
più veloce nella storia della Formula 1: da pelle d’oca!
LA SITUAZIONE IN CLASSIFICA ALLA VIGILIA DI
JEDDAH
Il circus arriva in Arabia Saudita con una
situazione di classifica mondiale caldissima.
Dopo la vittoria in Messico, Max Verstappen e la
sua Red Bull sembravano in grado di chiudere addirittura in anticipo i giochi
per il Campionato, con un vantaggio di 19 punti sull’acerrimo rivale Lewis
Hamilton su Mercedes, ma con due vittorie consecutive in Brasile e in Qatar il
campionissimo inglese ha drasticamente ridotto lo svantaggio a soli 8 punti e,
con due gare ancora da disputare, rientra a pieno titolo in lotta per il
mondiale, infiammando di nuovo la sfida con Max, accesa fin dalla prima gara in
Bahrain.
L’olandese, dal canto suo, potrebbe già in
Arabia Saudita diventare Campione del Mondo per la prima volta in carriera, ma
per far sì che ciò accada dovrebbe guadagnare 18 punti su Hamilton, che sembra
però essere in gran forma in questo finale di stagione.
Sul fronte del Campionato Costruttori, la
situazione è ancora più aperta: la Mercedes comanda la classifica, ma con soli
5 punti di vantaggio sulla Red Bull.
Insomma: gli ingredienti per vivere un weekend
spettacolare ci sono tutti e milioni di spettatori sono in trepida attesa di
vedere un nuovo capitolo del duello più avvincente degli ultimi anni: Hamilton
contro Verstappen.
LE QUALIFICHE DI JEDDAH
Dopo tre sessioni di prove libere, comincia il
primo vero momento importante del weekend: le qualifiche.
Il Q1 e il Q2 non presentano grossi colpi di
scena, se non un testa-coda in Q2 per la Ferrari di Carlos Sainz, che sarà
costretto a schierarsi in griglia il giorno successivo solo 15°. Ma l’atmosfera
comincia a scaldarsi quando inizia il Q3, perché la sfida tra i due contendenti
al titolo è infuocata.
Dopo il primo tentativo è Verstappen a detenere
il tempo pole, ma a due minuti dalla bandiera a scacchi, Hamilton si insedia al
comando della classifica. Poco dopo, anche Valtteri Bottas migliora il suo
tempo e sale in 2° posizione, dando forma a un’ipotetica prima fila tutta
Mercedes.
Ma Verstappen, nel suo ultimo tentativo, è una
furia: colora di fucsia il primo e il secondo settore, con un vantaggio
provvisorio sul tempo di Lewis di oltre due decimi. Super Max ha quindi la pole
a portata di mano, ma arriva il colpo di scena: nella frenata dell’ultima curva
blocca la gomma anteriore sinistra e perde il posteriore della sua Red Bull
andando ad impattare violentemente contro le barriere. La sua corsa si arresta
in quel momento e quel mostruoso giro che lo avrebbe sicuramente portato davanti
a Hamilton non verrà mai completato.
Lewis Hamilton conquista così la 103° pole
position della sua carriera e la Mercedes monopolizza l’intera prima fila. Max Verstappen partirà 3°, pronto a riscattarsi dopo il
brutto errore.
Il giorno della gara è carico di tensione,
soprattutto per la grande e attesissima sfida mondiale: non ci saranno sconti
per nessuno, si correrà soltanto per la supremazia, anche a costo di ritirarsi
dalla gara.
Tutto è pronto per la partenza del Gran Premio
d’Arabia Saudita, in una Jeddah notturna illuminata a giorno dai riflettori del
circuito e dai fantastici spettacoli pirotecnici che accompagnano i piloti
durante la loro preparazione.
LA GARA
Alle 20.30 ora locale, un commissario in fondo
alla griglia sventola la bandiera verde e i semafori del Jeddah Corniche
Circuit si accendono uno ad uno a ritmo regolare, per poi spegnersi tutti
insieme improvvisamente: è il via della 1° Edizione del Gran Premio d’Arabia
Saudita.
Hamilton e Bottas tengono la testa del gruppo su
Verstappen; 4° è Leclerc con la Ferrari davanti a Perez, sull’altra Red Bull.
Eccetto la rimonta di Sainz dalla 15° alla 10° posizione, la gara non presenti
eventi degni di nota. Tutto però è destinato a cambiare e la relativa quiete
dei primi giri a rompersi.
Al 10° giro Mick Schumacher perde il controllo
della sua Haas e impatta violentemente contro le barriere. Il tedesco esce con
le sue gambe dalla monoposto, ma quest’ultima è distrutta, e danneggiate sono
anche le barriere di protezione. La direzione gara invia la Safety Car in
pista: Hamilton, Bottas, Leclerc e Perez ne approfittano per effettuare la
prima sosta ai box della gara, mentre Verstappen rimane in pista.
La direzione gara, però, reputa il danno alle
barriere troppo grosso per essere riparato in breve tempo e, dopo pochi giri,
espone la bandiera rossa per permettere ai commissari di riparare in sicurezza
le barriere. Ne consegue un enorme vantaggio per Verstappen, che si ritrova in
testa al gruppo con un pit stop gratuito. Guadagnano posizioni da questa
situazione anche Esteban Ocon con l’Alpine e Daniel Ricciardo con la McLaren,
rispettivamente 4° e 5° davanti alla Ferrari di Leclerc, e Pierre Gasly con l’Alpha
Tauri, 7° davanti alla Red Bull di Perez.
Alla ripartenza è subito sfida: Hamilton parte
benissimo e affianca Verstappen; l’olandese tira una staccata da paura e si
riprende la leadership, ma taglia di fatto curva 1; Lewis viene superato anche
da Ocon e scala 3°. Dietro si scatena l’inferno: un maxitamponamento coinvolge
Perez, Russell con la Williams e Mazepin con la Haas; tutti e tre sono
costretti al ritiro.
La direzione gara non può fare altro che esporre
per la seconda volta la bandiera rossa, durante la quale Verstappen riceve una
penalità di due posizioni sulla nuova griglia di partenza. Ora,
incredibilmente, in pole position c’è l’Alpine di Esteban Ocon.
Alla seconda ripartenza Verstappen è molto
aggressivo e prende il comando della gara, inserendosi come un kamikaze
all’interno di Hamilton, che si trova in un sandwich strettissimo e subisce
anche il sorpasso di Ocon. Il giro successivo l’Alpine nulla può contro la
potenza della Mercedes e Hamilton riprende la 2° posizione alle spalle di
Verstappen.
Il suo ritmo è più veloce di quello
dell’olandese e in poco tempo lo raggiunge sfidandolo in curva 1: Max però
allunga ancora una volta la staccata e porta Lewis fuori pista. Viene invitato
dal suo team a restituire la posizione, e l’olandese obbedisce, ma a modo suo:
nel rettilineo che porta a curva 27 frena di colpo e Lewis lo tampona,
danneggiando l’ala anteriore della sua Mercedes, che però non necessita di
essere sostituita. Successivamente, la direzione gara penalizza Max per la
precedente manovra scorretta in curva 1, ma Lewis, anche con l’ala rotta, è più
veloce di lui e al giro 43 riesce comunque, finalmente, dopo vari tentativi, a
superarlo e prendere la leadership della gara.
Al 50° giro cala la bandiera a scacchi sul
Jeddah Corniche Circuit: Lewis Hamilton vince la 1° Edizione del Gran Premio
d’Arabia Saudita e conquista anche il punto addizionale del giro veloce; Max
Verstappen, sconfitto, è 2°, mentre al fotofinish Valtteri Bottas conquista il
podio superando Esteban Ocon, splendido interprete della gara.
Con questo risultato Lewis Hamilton raggiunge
Max Verstappen in testa alla classifica piloti. Per la seconda volta nella
storia della Formula 1 i due contendenti al titolo arrivano a pari punti alla
vigilia dell’ultima gara del Campionato del Mondo. Ciò che accadrà una
settimana più tardi ad Abu Dhabi… sarà LEGGENDA.
IL FUTURO DELL’ARABIA SAUDITA IN FORMULA 1
Dopo la prima Edizione del 2021, con i suoi
mille colpi di scena a ravvivare una gara che entrerà di diritto nella storia
della Formula 1, il Gran Premio d’Arabia Saudita viene riconfermato anche per
le stagioni successive. La sua collocazione in calendario, però, cambia: dal
2022 l’evento si svolge ad inizio campionato; fino al 2024 è il secondo round
del mondiale, preceduto dall’appuntamento inaugurale del Bahrain, e proprio
quell’anno la gara si corre di sabato, nel rispetto del Ramadan.
Nel 2022, il duello tra Verstappen e Leclerc
infuoca l’intera gara: i due si sfidano tra sorpassi, controsorpassi e staccate
furibonde, grazie anche alle tre zone DRS. Alla fine a trionfare è Verstappen,
al suo primo successo in stagione.
La Red Bull fa sue anche le edizioni del 2023 e
del 2024: la prima vede la vittoria del pilota messicano Sergio Perez, uno
degli ultimi exploit della sua carriera, mentre nella seconda torna alla
vittoria Verstappen, a coronare un inizio di stagione idilliaco per lui e per
la Red Bull.
La permanenza del Gran Premio a Jeddah è
assicurata almeno fino al 2027, in attesa che vengano ultimati i lavori di
costruzione di un circuito permanente a Qiddya, la capitale del Paese.