Appuntamento con la Storia: Abu Dhabi 2009
GRAN PREMIO DI ABU DHABI 2009
LA PRIMA GARA A YAS
MARINA: SEBASTIAN VETTEL DOMINA LA NOTTE DI ABU DHABI
LA FORMULA 1 SULL’ISOLA DI YAS: LA NASCITA DEL GRAN PREMIO DI ABU DHABI
Domenica 01 novembre 2025. Il Yas Marina Circuit ospita la 1° Edizione del Gran Premio di Abu Dhabi, 17° e ultimo round del Campionato del Mondo di Formula 1 2009.
A metà degli anni 2000, la Formula 1 è alla ricerca di nuove terre da scoprire, per ampliare la gamma delle tappe del mondiale. In particolare, c’è un forte interessamento, specialmente per questioni economiche, verso i Paesi del Medio Oriente.
Nel 2004, il Gran Premio del Bahrain ha rappresentato la prima presenza assoluta della Formula 1 in terra mediorientale; per cinque anni, quella di Sakhir è stata l’unica tappa del mondiale nei Paesi arabi.
Alcuni anni dopo, nel 2007, un’altra città mostra un forte interessamento ad ospitare un Gran Premio: è la capitale degli Emirati Arabi Uniti, Abu Dhabi.
Durante il primo Formula One Festival, tenutosi ad Abu Dhabi nel 2007, viene annunciato l’ingresso del Gran Premio di Abu Dhabi nel calendario della Formula 1 a partire dalla stagione 2009 e la sua permanenza almeno fino al 2016. Il circuito, la cui progettazione viene affidata ad Hermann Tilke, sorgerà sull’isola artificiale di Yas e sarà compreso in un complesso di attrazioni turistiche che include parchi tematici, campi sportivi, hotel, un’arena concerti e il Ferrari World, un parco divertimenti dedicato alla Scuderia Ferrari, costruito nel 2005.
Nel corso del 2008 viene ufficializzato il calendario della prossima stagione di Formula 1. Data l’assenza del Gran Premio di Francia e del Gran Premio del Canada, il numero dei round scende a 17, e Abu Dhabi ospiterà proprio l’ultima gara del campionato, in data 1° novembre. L’orario del via del Gran Premio di Abu Dhabi è stimato per le 17 locali. In questo modo si agevola la visione dei telespettatori europei e, inoltre, ci si immerge in un’atmosfera suggestiva, con la gara che comincia al tramonto e termina di notte, grazie all’impianto illuministico che circonda il tracciato.
IL YAS MARINA CIRCUIT
Nella sua configurazione completa (il circuito prevede diverse configurazioni, e può essere anche diviso in due piste autonome, entrambe con la propria corsia box), il Yas Marina Circuit misura 5.554 metri, si percorre in senso antiorario e si compone di 21 curve. Si snoda tra i parchi dell’isola di Yas e la zona del porto, con un suggestivo passaggio sotto l’hotel “W Abu Dhabi”. I primi due settori del circuito sono caratterizzati da lunghi rettilinei, curve lunghe e chicane. L’ultimo settore è, invece, lento ed estremamente tecnico, composto quasi unicamente da curve a 90°. Una curiosa particolarità è l’uscita della corsia box: un tunnel, che attraversa la pista in un sottopassaggio e sbuca dal lato opposto.
Il rettilineo dei box è il più breve del circuito e precede una curva a destra a 90°. Seguono tre curve ad ampio raggio, che portano alla prima chicane del tracciato. Un tornante, poi, immette nel rettilineo più lungo del circuito, 1200 metri a gas completamente aperto. È necessaria una grande staccata per affrontare la seconda chicane, anch’essa molto tecnica, che lancia verso un altro rettilineo, in cui sono presenti anche delle strutture box, non utilizzate dalla Formula 1. Al termine del rettilineo arriva una doppia chicane sinistra-destra-sinistra. Segue una curva a 90° gradi a sinistra, che dà avvio all’ultimo segmento di pista, costituito da cinque curve a 90° in sequenza (è questa la zona del porto e del passaggio sotto l’hotel). L’ultima di queste cinque curve immette nuovamente sul rettilineo dei box.
IL CAMPIONATO DEL 2009: LA FAVOLA DELLA BRAWN GP
Al termine della stagione 2008, la Honda si ritira dalla Formula 1. Per la simbolica cifra di una sterlina, il Team Principal Ross Brawn finalizza l’acquisto del team, approfittando anche dello stato di crisi in cui versa la Honda. Nasce così la Brawn GP, una squadra la cui storia ha davvero dell’incredibile. Per il 2009, vengono confermati alla guida i due piloti che hanno corso nel 2008 per la Honda: il britannico Jenson Button e il brasiliano Rubens Barrichello. La monoposto è basata su progetti già pronti della Honda, mentre il motore è fornito dalla Mercedes.
Ai test prestagionali in Spagna, la monoposto Brawn BGP 001 si presenta con una livrea completamente bianca, senza alcuno sponsor, eccezion fatta per Bridgestone, il fornitore degli pneumatici. Sul circuito di Barcellona, la Brawn GP è un missile: si dimostra sin da subito la monoposto più veloce, tra le perplessità e lo stupore di tutti. Si pensa comunque che i tempi fatti registrare al Montmelò siano i classici “tempi spot”, una tecnica per attrarre gli sponsor. In realtà, quelle prestazioni sono soltanto un antipasto di quello che sarà un incredibile dominio: la Brawn ha infatti sfruttato un’area grigia del nuovo regolamento tecnico, entrato in vigore proprio dal 2009, con una soluzione vincente nella zona del diffusore.
In Australia, primo round stagionale, è subito doppietta per la neonata Brawn, con Button vincente e Barrichello 2°. Era dal 1977, con la vittoria della Wolf di Jody Scheckter in Argentina, che un team non trionfava nella sua gara d’esordio in Formula 1. Button vince cinque delle sei gare successive, per un inizio di stagione da favola. Barrichello non riesce a tenere il livello di performance del compagno, e completa la doppietta soltanto in Spagna e a Monaco. In Cina, invece, è la Red Bull a trionfare, conquistando la prima vittoria della sua storia, grazie alla doppietta firmata da Sebastian Vettel e Mark Webber.
Al termine del Gran Premio di Turchia, la Brawn ha un vantaggio fotonico sugli avversari in entrambe le classifiche mondiali. Grazie a questo, riesce a preservare la sua leadership, nonostante dalla gara successiva cominci un declino di prestazioni, dovuto ad una monoposto che, per questioni di budget, non riceve aggiornamenti. Le uniche due vittorie della seconda parte della stagione arrivano per mano di Barrichello, a Valencia e a Monza, mentre Button non vince più fino al termine del campionato. In questo periodo, tuttavia, la Red Bull non riesce ad ottimizzare i risultati: vince soltanto in Germania con Webber e in Gran Bretagna e Giappone con Vettel. McLaren e Ferrari, i due team che hanno sofferto particolarmente il cambio regolamentare, ottengono anche loro delle vittorie. La McLaren, con il Campione del Mondo in carica Lewis Hamilton, vince in Ungheria e a Singapore. La Ferrari, in una stagione resa ancora più complicata dall’infortunio di Felipe Massa a Budapest, ottiene la sua unica vittoria stagionale in Belgio con Kimi Raikkonen.
In Brasile la Red Bull conquista la sua 5° vittoria stagionale con Webber, ma è festa grande in casa Brawn. Button, 5° al traguardo, si laurea per la prima volta in carriera Campione del Mondo: sarà il suo unico titolo in Formula 1. La Brawn GP compie un’impresa storica: è Campione del Mondo Costruttori alla sua stagione d’esordio in Formula 1.
Alla vigilia dell’ultimo round della stagione, in scena ad Abu Dhabi, in classifica piloti è lotta serrata per la 2° posizione, con Vettel e Barrichello separati da appena due punti. Per il tedesco della Red Bull sarebbe un grande risultato terminare la stagione davanti ad un pilota della Brawn. In classifica costruttori, la Red Bull ha in tasca ormai la 2° posizione, mentre McLaren e Ferrari sono in lotta per la 3° posizione, separate da un punto soltanto.
LE QUALIFICHE DI ABU DHABI: HAMILTON AL COMANDO, RED BULL DAVANTI A BRAWN GP
Due settimane dopo il round del Brasile, la Formula 1 vola per la prima volta nella sua storia ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, per l’ultima gara della stagione. Fin dalle prove libere del venerdì, la McLaren si dimostra a suo agio sul circuito di Yas Marina: Hamilton e Kovalainen sono costantemente nelle prime posizioni, ma Red Bull e Brawn sono comunque molto vicine.
Nelle qualifiche del sabato, Hamilton è il più veloce in tutte e tre le manche. Il britannico ottiene la 15° pole position della sua carriera, la 4° della stagione dopo quelle di Valencia, Monza e Singapore. Vettel condivide la prima fila con il pilota McLaren, anche se con un tempo più lento di quasi 7 decimi. Con l’altra Red Bull, Webber è 3°, davanti alle due Brawn di Barrichello e Button. Segue Trulli con la Toyota, davanti alle due BMW di Kubica e Heidfeld. Kovalainen partirà solo 18°, a causa di una penalità per la sostituzione del cambio. Male anche le Ferrari, con Raikkonen 11°, dietro la Toro Rosso di Buemi, e Fisichella addirittura ultimo, in 20° posizione, dietro anche le due Renault di Alonso e Grosjean e le due Force India di Liuzzi e Sutil.
LA GARA
Alle 17 di domenica tutto è pronto per la disputa della gara. Un commissario in fondo alla griglia sventola la bandiera verde e i semafori del Yas Marina Circuit si accendono uno ad uno a ritmo regolare, per poi spegnersi tutti insieme improvvisamente: è il via della 1° Edizione del Gran Premio di Abu Dhabi.
In partenza, le posizioni di testa rimangono congelate: Hamilton passa in 1° posizione la prima curva, seguito da Vettel. Barrichello e Webber sono protagonisti di un leggero contatto, che si traduce in un lieve danno all’ala anteriore della Brawn del brasiliano; Rubens, però, può continuare la sua corsa senza necessità di sostituire il pezzo. Dietro, è lotta tra le due Toyota di Kobayashi e Trulli: il rookie giapponese supera l’italiano per la 6° posizione.
Durante il primo stint di gara, Hamilton controlla il suo vantaggio su Vettel. I piloti di testa sotto tutti su una strategia a doppia sosta, mentre è diffusa a centro gruppo la strategia a sosta singola. Dopo il primo passaggio ai box, un colpo di scena: Hamilton è costretto al ritiro a causa di un problema ai freni della sua McLaren. Le due Red Bull assumono così il comando della corsa, con Vettel in fuga solitaria, mentre Button supera Barrichello.
Intanto, Raikkonen e Kovalainen, entrambi su sosta singola, battagliano tra di loro, rimanendo comunque lontani dalla zona punti e lasciando così la situazione invariata per quanto riguarda la lotta per la 3° posizione nel campionato costruttori. Prima della sua unica sosta, Kobayashi, con una grande mossa, si toglie la soddisfazione di superare in pista il neocampione del mondo Button.
Cala la notte ad Abu Dhabi, mentre Vettel domina indisturbato. Più in difficoltà è, invece, Webber. L’australiano non ha il passo del compagno di squadra, ma deve difendersi anche dal ritorno furioso di Button, che ha tanta più velocità. La battaglia tra i due per la 2° posizione è avvincente e infiamma gli ultimi giri di gara. Button tenta più volte il sorpasso, ma Webber si difende bene proteggendo la sua posizione. All’ultimo giro, il britannico sembra essere in grado di finalizzare il sorpasso alla staccata della tripla chicane, ma ancora nulla da fare: le posizioni non subiscono variazioni.
Al 55° giro cala la bandiera a scacchi sul Yas Marina Circuit: Sebastian Vettel vince la 1° Edizione del Gran Premio di Abu Dhabi, dominando la gara senza alcun rivale. Per il tedesco è il 5° successo della carriera, il 4° stagionale. Mark Webber regala alla Red Bull la 4° doppietta stagionale, mentre Jenson Button, con la 3° posizione, conquista l’ultimo podio nella storia della Brawn GP. 4° al traguardo è Rubens Barrichello, seguito dalla BMW di Nick Heidfeld e dalle due Toyota di Kamui Kobayashi e Jarno Trulli. Kobayashi ottiene i primi punti iridati della sua carriera. Sébastien Buemi con la Toro Rosso chiude la zona punti. Heikki Kovalainen è 11° con l’unica McLaren al traguardo, mentre la Ferrari chiude con la 12° posizione di Kimi Raikkonen e la 16° di Giancarlo Fisichella un 2009 assolutamente da dimenticare.
Il Gran Premio di Abu Dhabi 2009 è stata l’ultima apparizione in pista per la Brawn GP, una squadra dalla storia surreale, nata dalla follia geniale di Ross Brawn e dominatrice della sua prima e unica stagione in Formula 1. Il 16 novembre viene ufficializzato la cessione del team al costruttore Mercedes-Benz. Dal 2010, la squadra prende così il nome di Mercedes GP, sempre con Ross Brawn nel ruolo di direttore sportivo. Proprio quella Mercedes che, pochi anni dopo, costruirà un vero e proprio impero, dominando in modo assoluto l’era Turbo-Hybrid della Formula 1.
IL FUTURO DI ABU DHABI IN FORMULA 1
Il Gran Premio di Abu Dhabi ha sempre figurato, nel rispetto del contratto firmato con la Formula 1, come ultima gara di campionato, eccezion fatta per il 2011, 2012 e 2013, quando questo ruolo è stato assunto dal Brasile.
Nel 2010, per la prima volta, la gara di Yas Marina incorona un Campione del Mondo. Sono quattro i piloti ancora in lotta: nell’ordine di classifica, Fernando Alonso su Ferrari, Mark Webber e Sebastian Vettel su Red Bull, Lewis Hamilton su McLaren. Il grande favorito è Alonso, ma un clamoroso errore di strategia al box Ferrari rende la sua gara un vero incubo. Vettel domina la corsa e conquista il primo dei suoi quattro titoli mondiali consecutivi con la Red Bull.
Nel 2011 a trionfare è Hamilton con la McLaren, davanti alla Ferrari di Alonso, mentre Vettel si ritira al primo giro per una foratura; per la Ferrari è uno smacco totale, se si pensa alla gara del 2010! L’anno seguente Kimi Raikkonen torna alla vittoria dopo tre anni, grazie ad una bellissima gara con la Lotus. Iconico il suo team radio durante la corsa: “Leave me alone!”: una perla che rimarrà negli annali di questo sport.
Nel 2014 Abu Dhabi torna ad essere decisiva per l’assegnazione del titolo piloti, questa volta tra i due piloti della Mercedes Hamilton e Rosberg. Secondo una regola, abbastanza assurda, introdotta da Bernie Ecclestone per rendere più interessante il finale di stagione, quella gara assegna punteggio doppio. Hamilton conquista il suo secondo titolo in carriera, il primo di una lunga serie con la Mercedes, mentre Rosberg è costretto al ritiro per un problema al motore. Per la cronaca, la regola del doppio punteggio all’ultima gara non verrà mai più utilizzata.
Sempre Hamilton e Rosberg si danno battaglia anche nel 2016 per il campionato a Yas Marina. Questa volta Rosberg si prende la rivincita, diventando Campione del Mondo di Formula 1 per la prima e unica volta in carriera, prima di ritirarsi definitivamente dal mondo delle corse.
Nel 2021, il Yas Marina Circuit subisce delle modifiche al layout, pensate per favorire i sorpassi. La chicane 5-6 viene rimossa, sostituita da una curva a 180° più ampia rispetto al tornante precedente. Anche la doppia chicane al termine del terzo rettilineo viene rimossa: al suo posto figura ora un’unica curva. Infine, nel terzo settore, le curve a 90° sono state leggermente allargate e aperte, per cercare di permettere alle auto di seguirsi meglio.
Nello stesso anno, Abu Dhabi è teatro di una delle sfide mondiali più epiche della storia. Lewis Hamilton e Max Verstappen arrivano alla vigilia dell’ultima gara a pari punti in testa al campionato. L’attesa per la gara è alle stelle, ma in realtà essa non regala tante emozioni, con Hamilton che domina e Verstappen che, nonostante l’aiuto del compagno Perez nel rallentare la fuga del britannico, sembra non avere alcuna chance. Tutto cambia in modo clamoroso a cinque giri dalla bandiera a scacchi, quando Nicholas Latifi è autore di un incidente con la sua Williams. La direzione gara invia in pista la Safety Car. Il box Mercedes decide di non fermare Hamilton per non perdere la 1° posizione; Verstappen, invece, si ferma e monta gomme soft nuove. La direzione gara concede un ultimo giro senza la Safety Car, permettendo l’azione di sdoppiaggio soltanto ai piloti che si trovano tra Hamilton e Verstappen. Max è incontenibile e attacca subito Lewis alla curva 5. Hamilton cerca di rispondere nei due rettilinei successivi, affiancando il rivale; i due arrivano addirittura quasi al contatto, ma l’olandese ha la meglio e resiste. Max Verstappen vince così la gara ed è Campione del Mondo per la prima volta in carriera, al termine di una stagione pazzesca. Le decisioni prese dalla direzione gara in quegli ultimi giri sono ancora oggi elemento di forte discussione.
Dopo le tranquille edizioni del 2022 e del 2023, vinte entrambe da Verstappen, nel 2024 Abu Dhabi torna a decidere un mondiale, questa volta costruttori, tra McLaren e Ferrari, che si ritrovano dopo 16 anni a lottare per il titolo fino all’ultima gara. Nonostante la solida 2° posizione di Carlos Sainz e la sensazionale rimonta di Charles Leclerc, dalla 19° posizione al podio, la Ferrari perde il titolo. La McLaren torna sul tetto del mondo dopo 26 anni conquistando il 9° Campionato del Mondo Costruttori della sua storia, grazie alla fantastica vittoria, mai in discussione, di Lando Norris.